Ieri sono stati 877 i nuovi casi registrati su 19.357 tamponi processati. Il tasso di positività è al 4,5%. Sebbene l'isola sia sempre la prima regione per numero di nuovi positivi, ieri si è registrato un netto calo dei ricoveri. I pazienti ricoverati nei reparti ordinari sono 823, ben 27 unità in meno rispetto al giorno precedente, mentre le terapie intensive restano stabili: 116 ricoverati, sebbene ieri si siano registrati 6 nuovi ingressi. I decessi per covid sono stati 29, molti dei quali riferiti a giorni precedenti. Gli attuali positivi al covid in Sicilia sono 28.016, 531 in meno rispetto al giorno precedente, di cui 27.077 in isolamento domiciliare (-504). I guariti nelle ultime 24 ore sono stati 1379. Insomma, dopo settimane difficilissime, la situazione in Sicilia pare che stia lentamente iniziando a migliorare. Nonostante il primato dei contagi sia sempre indiscusso, l'isola vede migliorare alcuni parametri e può allontanare il pericolo della zona arancione. Negli ultimi sette giorni la Sicilia ha visto calare i contagi del 17%. La frenata è arrivata anche sul fronte ospedaliero: trend in lievissimo calo per quanto riguarda i ricoveri in rianimazione (-0,9%) e una crescita sempre più contenuta dei ricoveri in area medica (+3,2% contro il +11% dei sette giorni precedenti). La curva dei contagi cala in sette province su nove: restano con il segno più soltanto Messina (+15%) e Trapani (+5%). Tutti segnali confortanti anche se i numeri sono ancora alti e le cinque province italiane con l'incidenza più alta sono proprio siciliane: Siracusa, Messina, Trapani, Ragusa e Catania, con Caltanissetta in settima posizione. Il monitoraggio di domani però non porterà novità per l'isola, che da lunedì potrebbe non essere più l'unica regione italiana in zona gialla.