Lo prevede il decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri che, di fatto, estende l'obbligo di green pass, varato ad agosto per il personale docente, a "chiunque acceda a tutte le strutture scolastiche eccetto gli studenti e gli esenti". I genitori sprovvisti della certificazione verde non avranno alcuna sanzione, ma non potranno avere accesso all'istituto dei figli. Dunque, già obbligatorio per tutto il personale scolastico e Ata, quindi dal preside fino ai collaboratori scolastici passando per i docenti, la certificazione verde diventa obbligatoria anche per le famiglie, per i colloqui con i docenti, per portare un quaderno o un libro dimenticato a casa o una giustificazione all'ultimo minuto. Il governo Musumeci, intanto, ha inviato alle scuole siciliane le indicazioni operative sull'inizio del nuovo anno scolastico. Una circolare a firma degli assessori all'istruzione, Roberto Lagalla, e alla Salute, Ruggero Razza, dispone una serie di novità, tra cui la somministrazione a campione di test salivari agli alunni delle scuole elementari e medie, per il monitoraggio del contagio epidemiologico. Rimangono invece confermate le disposizioni nazionali per il contenimento del virus: uso di mascherine, distanziamento, obbligo di esibizione della certificazione vaccinale per il personale scolastico. «Attraverso il sistema di monitoraggio, messo a punto dai due assessorati - dichiarano Lagalla e Razza - contiamo di mantenere alto il livello di vigilanza sulla diffusione del virus nelle istituzioni scolastiche e confidiamo nella collaborazione attiva degli studenti e delle loro famiglie che, sotto la guida dei dirigenti scolastici, potranno contribuire al contenimento del contagio e consentire una serena prosecuzione dell'anno scolastico in presenza». Sono quindi confermate le disposizioni nazionali sulle modalità di accesso agli istituti scolastici, in riferimento al controllo sull'avvenuta vaccinazione attraverso l'App messa a disposizione dal Ministero dell'Istruzione. La procedura di controllo va estesa, come si diceva, anche al personale esterno e ai genitori degli alunni, mentre per gli studenti non è previsto alcun obbligo vaccinale, né l'esibizione di una correlata certificazione; chiunque abbia una temperatura superiore ai 37.5 gradi, come da direttiva nazionale, dovrà restare a casa. Si conferma l'uso di mascherine per il personale scolastico, per tutti gli operatori, a vario titolo, presenti a scuola e per gli alunni, ad eccezione dei minori da 0 e 6 anni e dei soggetti con disabilità. È però concessa una deroga sull'uso dei dispositivi individuali di sicurezza alle classi composte da studenti che abbiano completato il ciclo vaccinale, fermo restando il distanziamento interpersonale di un metro. In caso di particolari criticità epidemiologiche o focolai a livello territoriale, la sospensione totale o parziale delle attività didattiche può essere disposta, con provvedimento del Presidente della Regione, in presenza di classificazione del rischio in "zona arancione" o "zona rossa". Non è previsto il ricorso alla Dad (didattica a distanza), se non su indicazione del dirigente scolastico a fronte di situazioni di particolare criticità. Pertanto, l'anno scolastico per gli istituti di ogni ordine e grado potrà iniziare regolarmente in presenza. Per gli alunni della fascia 0-6 anni e per il sistema universitario valgono le disposizioni previste a livello nazionale.