L’isola, infatti, non cambierà colore perché la bozza di monitoraggio stilata dall’istituto superiore di sanità e dal ministero della Salute riguardo all’epidemia da coronavirus contiene dei dati non sufficienti per il ritorno in zona bianca ma, al contempo, i numeri all’esame della cabina di regia, che saranno presentati oggi, non segnalano comunque situazioni di ulteriore peggioramento per la regione che dunque, nonostante le preoccupazioni dei giorni scorsi, non rischia il passaggio in zona arancione. Ieri sono stati 929 i nuovi casi di positività al covid registrati su 20.336 tamponi processati. Anche ieri la Sicilia si è confermata prima regione in Italia per numero di contagi. Continua il calo dei ricoveri. Dodici i decessi, per un totale di 6.525 vittime dall'inizio della pandemia. Contagi che dunque restano sotto quota mille e tutto sommato stabili rispetto al giorno prima quando erano stati 877 ma con meno tamponi. L’incidenza si attesta al 4,8%. Gli attuali positivi sono 27.189, e cioè 827 meno rispetto al giorno prima, di cui 26.263 in isolamento domiciliare e 926 ricoverati. Elevato ieri il numero dei guariti che sono stati 1.744. Per quanto riguarda i ricoveri, nel dettaglio, anche nella giornata di ieri c'è stato un calo nell'occupazione dei posti letto nei reparti ordinari: sono 809 i ricoverati, -14 rispetto alle precedenti 24 ore. Stabili le terapie intensive: sono 117 i pazienti ricoverati, con 7 nuovi ingressi. A livello provinciale, è Catania la provincia siciliana che ieri ha fatto registrare il più alto numero di nuovi casi, 292. Insomma, la pandemia frena in Sicilia ma molto lentamente. Resta alta l'incidenza con oltre 150 casi ogni 100 mila abitanti.