Secondo l’ultimo aggiornamento, al 15 settembre, sono 29.336 i soggetti che hanno completato il ciclo vaccinale, ossia l’83,4% della popolazione, mentre 31.108 sono le persone che hanno ricevuto almeno la prima dose, ossia l’88,4%. Nel dettaglio, risulta immunizzato il 78,1% della popolazione tra i 12 e i 60 anni e il 94,4% degli over 60.
Una campagna di vaccinazione che sta andando bene in tutto il distretto sanitario. Quello di Sciacca ha raggiunto l’80,2% di immunizzati con l’85,7% della popolazione che ha effettuato almeno la prima dose. Segue il distretto socio sanitario di Casteltermini con il 78,7% di immunizzati, quello di Bivona con il 78,6%, Agrigento con il 76,2%, Ribera con il 74,3% di popolazione che ha completato la vaccinazione, Canicattì con il 68,5% e infine il distretto di Licata dove solo il 60,1% ha ricevuto tutte e due le dosi o la dose unica. A livello provinciale siamo al 73,3% di agrigentini immunizzati, con il 79,7% della popolazione che ha ricevuto almeno una dose.
Il primato spetta ai piccoli comuni, con meno di 3 mila persone ammesse alla vaccinazione. Si tratta di Comitini dove l’86,1 % della popolazione ha completato il ciclo e il 90,6% ha ricevuto la prima dose. Al secondo posto Lucca Sicula e al terzo Burgio. Il dato più rilevante è quello di Sciacca che tocca adesso l’83,4% di persone che hanno completato il ciclo vaccinale, soprattutto se paragonato al 76,9% di Agrigento, al 68,7% di Canicattì e, addirittura al 60,5% di Licata. Le previsioni al 22 settembre, sulla base delle prenotazioni, consentiranno alla città di Sciacca di arrivare all’85% di immunizzati. All’hub vaccinale di contrada Perriera i numeri giornalieri sono in ripresa, dopo la fase di stallo sostanziale del mese di agosto. Parliamo di circa 150 seconde dosi e 60 prime dosi tra prenotazioni e open day che, peraltro, è stato prorogato in tutta la Regione fino al 28 settembre. Anche in Sicilia poi ci si prepara a partire con la somministrazione della terza dose del vaccino, da lunedì prossimo, secondo quanto annunciato dall’assessore regionale alla salute Ruggero Razza che sta definendo l’elenco dei soggetti ai quali dare la priorità, ossia pazienti trapiantati, oncologici e con patologie autoimmuni.