con il sindaco di Sciacca Francesca Valenti per discutere ed affrontare in modo costruttivo e definitivo una questione che si trascina da mesi: l’approvvigionamento idrico insufficiente in contrada Rocca di Fiori. È quanto chiedono, ufficialmente, oggi, dal Comitato di Quartiere presieduto da Domenico Butera. I residenti delle vie Mascagni, De Gasperi, Verdi, Bellitti (alta), Rossini, Rocca di Fiori (alta) e San Calogero (alta) lamentano una situazione – si legge testualmente nella lettera indirizzata oltre che al sindaco anche all’Aica ed all’assemblea territoriale idrica – drammatica e poco chiara.
Nonostante le continue segnalazioni negli ultimi mesi, sono continuati, infatti, i disservizi idrici. In occasione delle innumerevoli segnalazioni telefoniche all'ente gestore – scrive Butera a nome del Comitato - lo stesso ha sempre replicato che l'acqua dovrebbe essere erogata secondo i turni stabiliti e che non sono in essere situazioni di guasti alla linea tali da compromettere l’erogazione che tuttavia, risulta essere di fatto deficitaria, effettuata per pochissime ore e con una insufficiente pressione. A nulla sono valse le segnalazioni e le diffide del 14 Giugno, del 15 luglio e del 17 agosto scorsi, rivolte all'ente gestore del servizio idrico e al Sindaco del Comune di Sciacca. Soltanto l'11 settembre – spiega ancora Butera - l'acqua è stata erogata con una pressione tale da far riempire le riserve idriche dell’intero quartiere, anche senza l'uso dei motorini elettrici, ma prima e dopo di tale data, sono continuati i disservizi fino ad oggi. Eppure, dai turni di fornitura comunicati telefonicamente dall'ente gestore, risulta che la zona Rocca di Fiori dovrebbe essere approvvigionata nei turni previsti, circa ogni 48 ore.
Nonostante le sollecitazioni e le diffide, i responsabili del servizio idrico e le autorità preposte non hanno dato seguito alle segnalazioni, incuranti della grave situazione igienico sanitaria creatasi – conclude Domenico Butera a nome del Comitato di Quartiere Rocca di Fiori – e pertanto, se anche quest’ultima richiesta di incontro con il sindaco Valenti rimarrà inattesa, i residenti annunciano che si rivolgeranno alle competenti autorità giudiziarie, al fine di tutelare il diritto di tutti gli abitanti della zona alla legittima, corretta e serena fruizione di un bene essenziale com’è l’acqua.