Una denuncia basata sui dati forniti nello scorso mese di luglio dalla direzione sanitaria e relativi al personale medico, infermieristico e ausiliario in servizio nei due ospedali in riferimento ai posti letto disponibili.
Secondo questo rapporto, al Giovanni Paolo II di Sciacca la dotazione organica è di 125 medici, 190 infermieri e 7 operatori socio sanitari. Al Fratelli Parlapiano di Ribera di 37 medici, 98 infermieri e 45 operatori socio sanitari. Numeri che vanno rapportati ai posti letto. All'ospedale di Sciacca si parla di 206 posti per degenza ordinaria e 27 posti letto di day hospital. All'ospedale di Ribera di 76 posti letto per degenza ordinaria e 2 di day hospital. La coordinatrice di Cittadinanzattiva Pierina Di Martino e la responsabile del Tribunale per i Diritti del Malato Lilla Piazza rilevano delle importanti incongruenze. In rapporto ai pazienti ricoverati, dicono, il personale è distribuito in maniera diseguale, con sovrannumero al nosocomio di Ribera e molto deficitario in quello di Sciacca.
La conseguenza di tale situazione, aggiungono Di Martino e Piazza, ci viene confermata dalle numerose segnalazioni degenti o loro familiari che presso il nosocomio di Sciacca, spesso, sono stati lasciati senza alcuna assistenza alla persona.
L’emergenza COVID ha evidenziato con maggiore gravità questa situazione poiché non è più possibile, come avveniva in passato, fare assistere i malati dai propri familiari o badanti.
Oltre ai medici e agli infermieri, le incongruenze vengono rilevate anche per gli operatori socio sanitari, appena 7 a Sciacca rispetto ai 45 in servizio a Ribera.
Cittadinanzattiva si rivolge, dunque, al Commissario dell’ASP Mario Zappia auspicando un chiarimento ed una eventuale equa modifica della distribuzione del personale nei due ospedali di Sciacca e Ribera. La nota è stata inviata anche al governo regionale, al presidente Musumeci e all’assessore Razza, e al direttore sanitario Migliazzo