ieri sera, al centro culturale San Domenico di Canicattì, il pathos ha dominato mente ed anima di ogni spettatore. Sensazioni che si sono sciolte, quando le luci de “L’ultima estate – Falcone e Borsellino trent’anni dopo” si sono spente, in una standing ovation. A fare rivivere Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, sono stati Simone Luglio e Giovanni Santangelo.
Le emozioni, ieri sera, sono andate avanti con il concerto “I Siciliani” della compositrice e direttore d’orchestra Cettina Donato e dell’emozionato attore e regista Ninni Bruschetta.
Il Festival della Legalità – COLLEGAMENTI si concluderà questa sera. Il sipario calerà nel giorno dell’omicidio, ad opera di Cosa Nostra, del giudice Antonino Saetta e del figlio Stefano (era il 1988). Fino alle ore 18 sarà possibile ammirare la Ford Fiesta amaranto del giudice Rosario Angelo Livatino. Ieri, a partire dal primissimo pomeriggio, s’è registrato un autentico boom di visite: oltre alle scolaresche e ai canicattinesi, a centinaia sono giunti da ogni parte della provincia, ma non solo. Per l’intera notte, al centro culturale San Domenico è rimasto il presidio dell’Arma dei carabinieri.
Alle ore 19, l’ultimo incontro sarà dedicato a “Che fine ha fatto la magistratura”. Ospite della serata sarà il pm Gaetano Paci che, come Livatino, è di Canicattì. Paci dopo essersi occupato di delicata inchieste antimafia a Palermo, è procuratore aggiunto a Reggio Calabria. Con lui converseranno i giornalisti Salvo Palazzolo e Alan Scifo. Ma ci saranno – per un diretto faccia a faccia - anche gli alunni della scuola media “Giovanni Verga” di Canicattì che, guidati dalla docente Sonia Milioti, si sono preparati a prendere consapevolezza dei concetti di legalità e giustizia, comprendendo a pieno l’importanza della memoria e dell’operato dei magistrati.
Alle ore 20,30, “Dance me to the end of the world”: una performance di danza sarà realizzata dai partecipanti al workshop. E alle ore 22, nel giardino del centro culturale San Domenico, il concerto di Rita Botto, accompagnata da Alexandra Dimitrova, Carlo Cattaneo e Giuseppe Finocchiaro. La cantante catanese, con la sua voce di donna mediterranea, racconterà storie e sentimenti di un’antica terra.