ma che l’Azienda Idrica Comuni Agrigentini sta facendo di tutto per garantire un servizio idrico efficiente. I vertici di Aica: Gerandino Castaldi, Fiorella Scalia e Osvaldo De Gregoriis hanno voluto rivolgere un appello alla comunità agrigentina coscienti che il momento è particolarmente critico con disservizi nell’erogazione, manutenzione alla reti non puntuale, mancato pagamento degli stipendi al personale e quanto altro sta condizionando l’avvio della nuova gestione.
Abbiamo ereditato un gravosissimo fardello, ma siamo impegnati giornalmente a portare avanti il progetto della gestione pubblica dell’acqua, attraverso una azienda che ha come missione il bene comune, hanno scritto in un comunicato stampa nel quale evidenziano che ogni piccolo risultato raggiunto finora è frutto di grande impegno da parte di tutto il personale. I problemi sollevati in questi mesi, anche dalla stampa ci sono, scrive il CdA di Aica, ma è necessario tenere conto della complessità della situazione. E’ innegabile che l’Azienda è stata letteralmente catapultata nella gestione di un servizio fondamentale senza essere messa nelle condizioni di poterlo fare e sono condizioni innanzitutto economiche. Non a caso sono state emesse le prime fatture, per i consumi del mese di agosto. Servono soldi e i vertici dell’Aica non lo nascondono invitando l’utenza a pagare le bollette, a farlo co regolarità anche in futuro, a regolarizzare prelievi senza contratto o contatore. Aica, infatti, ha dato priorità all’attivazione del sistema di fatturazione e di pagamento. Peraltro è stato superato il problema con la piattaforma PagoPA. Dunque da un lato Aica chiede tolleranza verso la nuova gestione, dall’altro ribadisce chiaramente quali sono gli obiettivi che si dovranno raggiungere per dare risposte ai cittadini: un servizio di distribuzione idrica costante, il pagamento puntuale dei lavoratori, il rispetto dell’ambiente con l’ottimale funzionamento dei depuratori e l’ammodernamento degli impianti e delle reti idriche e fognarie.
Noi ci crediamo e ci impegniamo in tal senso, evidenziano i responsabili di Aica sottolineando che si tratta di una azienda pubblica, i cui eventuali utili non finiranno, come in passato nelle mani dei privati, ma saranno reinvestiti per la collettività, per migliorare il servizio.
AICA, aggiungono, non ha proprietari ai quali chiedere l’anticipazione di finanziamenti in un’ottica di investimento lucrativo, ma è una società composta dai comuni e, dunque, dai cittadini per un progetto che si propone di utilizzare quanto pagato dagli utenti con le bollette dell’acqua per dare un servizio idrico integrato efficiente. Per raggiungere questo risultato, concludono i componenti del Cda, è importante che tutti i cittadini facciano il proprio dovere, l’alternativa sarebbe continuare ad avere un servizio scadente e prossimo al collasso.