per conoscere la posizione e le strategie che la nuova amministreazione intende adottare all’interno dell’ATI sulla grave problematica dell’acqua. Intercopa ha esposto le ragioni per le quali ritiene che non esistano alternative alla risoluzione del contratto con Girgenti Acque. In dieci anni, ha evidenziato il coordinatore Franco Zammuto gli utenti hanno sperimentato l’incapacità, l’inefficienza e gli elevatissimi costi del servizio. Pur nella prudenza del ruolo che ricopre, commenta Zammuto, il sindaco ha convenuto con il nostro comitato che esistono ragionevoli fatti ed elementi per portare avanti la strada della risoluzione del contratto e ha dichiarato che lavorerà al raggiungimento di questo obiettivo. Proprio nei giorni scorsi intercopa ha manifestato diverse perplessità in relazione alla reale volontà di tutti i componenti dell'Assemblea Territoriale idrica di perseguire questo obiettivo. Dubbi che sono legati alla decisione dell'Ati di non costituirsi “parte civile” nella richiesta di rinvio a giudizio dei vertici di Girgenti Acque con l'accusa di avere “taroccato” le tariffe dal 2012 al 2016 che, secondo la Procura della Repubblica di Agrigento, avrebbe procurato un danno di 20milioni di euro sia alla Regione Sicilia sia agli utenti agrigentini. Ma c'è anche la vicenda dell'esposto presentato da Intercopa sulla vicenda del canone di concessione” che il gestore deve versare all’ATI per il quale non è arrivata alcuna risposta. Il sindaco Francesca Valenti ha però rassicurato il comitato per l'acqua pubblica sulla volontà anche degli altri colleghi all'interno dell’ATI di perseguire l'obiettivo della risoluzione del contratto. Se Intercopa dichiara oggi di apprezzare la conoscenza e la preparazione del sindaco rispetto alle problematiche acqua, di tutt'altro tenore è l'intervento oggi del consigliere di Alternativa Popolare Giuseppe Milioti che, anche su questa vicenda, parla di atteggiamento di chiusura e di silenzio assordante accusando la nuova amministrazione di seguire un vecchio modo di fare politica, quello delle “segrete stanze” anche su problematiche di grande interesse come le Terme o il servizio idrico integrato. Milioti sollecita il sindaco a pronunciarsi pubblicamente sulla vicenda delle tariffe idriche che risultano tra le più alte in Italia anche a causa della mancata consegna delle reti da parte dei sindaci dissidenti, sul progetto di rifacimento della rete idrica che fino ad oggi ha costituito un abili di molti dei disservizi che si registrano in città , facendo il punto sull'iter che, secondo l'impegno assunto in campagna elettorale, dovrà portare alla risoluzione del contratto con il gestore privato.