rispetto ai 10 milioni di euro che i Comuni agrigentini dovrebbero stornare all'Azienda Idrica usando fondi della Regione. “Il governo della Regione e il Parlamento regionale, dice Zambuto, si sono impegnati a favore del territorio agrigentino per la continuità dell’erogazione del servizio idrico integrato. Sappiano tutti, cittadini e sindaci, che abbiamo risposto alle osservazioni del Ministero all’Economia e alle Finanze, e ci muoveremo di conseguenza per, come abbiamo fatto finora, garantire l’avvio della nuova società assicurando un servizio essenziale alla comunità". Fin qui le rassicurazioni dell'assessore regionale agli enti locali, il quale però è andato oltre non lesinando un attacco politico che sembrerebbe rivolto ad una parte della sua stessa maggioranza di governo: "Fanno soltanto sorridere coloro i quali nel caso in cui le cose vadano bene, il merito è di tutti. Nel caso vi fosse qualche problema, allora la responsabilità è sempre di altri, puntualizza l'esponente del governo Musumeci che ha aggiunto: "Noi ci siamo sempre a governare la complessità dei problemi e garantire i servizi ai cittadini. Più che una replica al Movimento 5 Stelle, che con il capogruppo Giovanni Di Caro si è scagliato contro il governo, senza avere tra l'altro mai nascosto la propria contrarietà alla soluzione adottata, sembra piuttosto una risposta alla deputata regionale Giusi Savarino che proprio a Zambuto ha chiesto soluzioni alternative e di porre rimedio all'errore contenuto nel provvedimento e contestato dal governo nazionale.