Altro strafalcione dell'amministrazione Valenti,
altro finanziamento non intercettato e città di Sciacca che perde circa un milione di euro. Sono gli ex consiglieri Calogero Bono, Giuseppe Milioti, Pasquale Bentivegna, Silvio Caracappa, Salvatore Monte, Gaetano Cognata, Lorenzo Maglienti e Carmela Santangelo a sferrare oggi un nuovo attacco all'amministrazione comunale per la perdita di un altro finanziamento. Il riferimento questa volta è ad un bando dello scorso aprile della Regione Siciliana per investimenti in infrastrutture in comuni con popolazione inferiore a 60.000 abitanti, con il limite di un milione di euro per singolo progetto. Il bando prevedeva come procedura di selezione il cosiddetto click day, cioè il finanziamento dei progetti in base alla tempistica di presentazione e alle risorse disponibili, e l’apertura della piattaforma informatica era prevista per il 6 luglio alle ore 9.00. Ed il centrodestra, nella nota, racconta come sono andate le cose: il comune di Sciacca, settore lavori pubblici, con apposita determina del dirigente aveva approvato il giorno prima il progetto da presentare, un progetto da 998 mila 500 euro per riqualificazione urbana in centro storico, manutenzione di vie cittadine e recupero di tracciati. L'indomani però, l'istanza da palazzo di città è stata presentata non entro le ore 9 ma poco dopo le ore 15, e solo chi aveva presentato istanza entro quell'orario è stato ammesso a finanziamento, e cioè le prime 29 richieste, per un totale di 25 milioni di euro. Risultato: il comune di Sciacca, rispetto alle 200 istanze presentate, si è posizionato al 190esimo posto. Ciò significa che solo se si dovesse impinguare il bando di 150 milioni di euro il Comune di Sciacca potrebbe avere speranze di ottenere il finanziamento. Tutto questo, si legge nella nota, lascia esterrefatti poiché tutti sanno che quando si tratta di un bando con il sistema del click day occorre stare pronti all’apertura della piattaforma e premere il tasto di invio nello stesso istante. Invece il comune di Sciacca ha comodamente inviato l’istanza solo nel pomeriggio. Una vicenda che ha dell'inverosimile e del grottesco e adesso, concludono gli ex consiglieri comunali di opposizione, il sindaco Valenti o la locale segreteria del Pd non potranno che scaricare la colpa sul dirigente responsabile perchè naturalmente non è mai responsabilità dell'amministrazione.