Il comune di Sciacca ha ottenuto una proroga, al 31 dicembre, del termine entro il quale presentare la documentazione richiesta dal Ministero dei Beni Culturali. E’ quanto ha dichiarato sabato scorso al nostro telegiornale il senatore Rino Marinello che a suo tempo ha chiesto ed ottenuto il finanziamento per la riqualificazione del Parco delle Terme e ora si è adoperato per non far perdere i fondi. La notizia che il comune di Sciacca non è riuscito a rispettare la prima scadenza, quella del 30 settembre scorso, ha comunque generato la presa di posizione oggi del Coordinatore della Rete dei Procuratori dei Cittadini Nino Porrello e della Coordinatrice di Cittadinanzattiva Pierina Di Martino. Se sarà rispettata la nuova scadenza non si perderanno i 500 mila stanziati, ma per Porrello e Di Martino è da stigmatizzare il fatto che non si è riusciti a rispettare la tabella di marcia prevista nonostante l’importanza di intervenire urgentemente sul Parco delle Terme per poter finalmente garantire la fruizione alla collettività.
Tutto ciò, aggiungono, nonostante si tratti peraltro di un finanziamento che ha indotto già da tempo il Comune di Sciacca, a torto o a ragione, a tenersi stretta la concessione in affidamento del Parco da parte della Regione e nonostante le critiche feroci piovute in capo all’amministrazione per il fatto che il Parco termale sia comunque rimasto chiuso.
Come dire che non si riesce a tirar fuori l’efficienza amministrativa necessaria, neanche quando ciò appare indispensabile, commentano i coordinatori dei Procuratori dei Cittadini e di Cittadinanzattiva che già nello scorso mese di luglio avevano consegnato all’amministrazione guidata da Francesca Valenti un “documento sul verde pubblico cittadino” chiedendo di visionare tutta la documentazione relativa al Parco delle Terme, ossia finanziamenti, progetti quant’altro è stato portato avanti per arrivare alla riapertura di questa importantissima area verde della città.
Abbiamo ricevuto solo generiche rassicurazioni sul fatto che tutto procedeva per il meglio e che i lavori di riqualificazione a breve sarebbero iniziati. E, invece, concludono Cittadinanzattiva e Procuratori dei Cittadini, si scopre che si è reso necessario chiedere una proroga, mentre il parco Termale rimane chiuso e in stato di abbandono.