ha una mappa completa riferita alle vittime dei naufragi". Così oggi al nostro Telegiornale don Mussie Zerai, prete eritreo attivista per i diritti di migranti e rifugiati che nei giorni scorsi ha protestato pubblicamente contro il trasferimento di salme di migranti "mai identificate" al cimitero di Sciacca. Il sacerdote fa notare che "le procedure di identificazione dei singoli soggetti sono tuttora in corso, anche attraverso specifiche analisi del Dna, proprio con l'obiettivo di associare a ciascun numero un nome, garantendo così degna sepoltura, cosa per la quale - fa notare il prete - lo Stato italiano ha assunto precisi impegni. Di conseguenza - conclude don Mussie - non è accettabile spostare le salme nel campo comune, bisogna fare chiarezza".