e questa volta su iniziativa di alcuni parlamentari regionali che ritengono necessario predisporre uno schema di progetto di legge-voto che impegni il parlamento nazionale a rivedere le competenze territoriali degli uffici giudiziari della Sicilia. Nessun rischio concreto, dunque, ma un tentativo di rimettere in discussione quello che il Tribunale di Sciacca ha acquisito nel tempo e, in particolare, con l’ultima rivisitazione avvenuta a livello nazionale, quella che ha ampliato il circondario includendo i comuni di : Poggioreale, Salaparuta, Santa Ninfa, Gibellina e Partanna. La proposta di legge voto è del deputato regionale di Forza Italia Stefano Pellegrino, presidente della commissione affari istituzionali dell’Ars, ma viene condivisa anche dai colleghi Claudio Fava, Orazio Ragusa, Emanuele Dipasquale e Giorgio Assenza. Da destra a sinistra, passando per il centro, l’iniziativa di cui è primo firmatario il forzista Pellegrino registra dunque condivisioni trasversali. Sostengono i cinque parlamentari regionali che non poche criticità sono conseguite dalla modifica della competenza territoriale della circoscrizione dei Tribunali di Marsala e Sciacca.
In particolare ritengono non condivisibile che, allo stato, gli abitanti di comuni come Salaparuta, Poggioreale, Partanna, Gibellina e Santa Ninfa debbano con difficoltà raggiungere il Tribunale di Sciacca, anche per l'assenza, o comunque l'assoluta precarietà di mezzi pubblici. Di più. Sostengono che accade anche che testimoni oggettivamente impossibilitati a raggiungere tempestivamente gli Uffici Giudiziari saccensi siano costretti, poi, a dover essere accompagnati coattivamente dalle Forze dell’ordine.
La nuova ripartizione della competenza territoriale degli Uffici Giudiziari- concludono - ha causato non pochi disagi ai professionisti (avvocati, consulenti e periti, operatori giudiziari e forze dell'ordine) che operano nei territori nei quali sono stati soppressi i tribunali o modificate le competenze delle circoscrizioni e che in Sicilia non può esistere una Giustizia di serie A e una di serie B”.
Dunque, il tentativo è quello di rimettere in discussione le competenze del Tribunale di Sciacca, nella fattispecie, relativamente ai comuni di Salaparuta, Partanna, Gibellina e Santa Ninfa che da quasi 10 anni ormai fanno parte di questo circondario giudiziario con motivazioni che sono quantomeno discutibili posto, peraltro, che risale al 2020 il disegno di legge che mira addirittura ad ampliarlo ulteriormente, includendo alcuni comuni del palermitano: Bisacquino, Campofiorito, Chiusa Sclafani, Contessa Entellina e Giuliana. A sollecitare l’iniziativa parlamentare sono stati cittadini e sindaci di questi comuni che, evidentemente, non ritengono così disagevole raggiungere Sciacca, come evidenziano i deputati regionali che hanno proposto la legge- voto per la riorganizzazione della geografia giudiziaria in Sicilia che come chiaro obiettivo, probabilmente, ha quello di mirare al ripristino dei tribunali soppressi .