Per le discoteche l'asticella è fissata al 50% al chiuso e al 75% all'aperto, per lo sport 60% al chiuso, 75% all'aperto. Le disposizioni sull'aumento dei nuovi limiti percentuali delle presenze, rispetto alla capienza delle strutture, si applicheranno a partire da lunedì prossimo 11 ottobre. Ed è già iniziato il conto alla rovescia. Ritorna quindi la possibilità di riempire al 100% le sale cinematografiche, teatrali e da concerto, anziché soltanto all'80% come suggeriva il comitato tecnico scientifico. Per accedere, serve sempre il green pass. Questo in zona bianca, perché in zona gialla il limite al chiuso scende al 50%. Di spettacoli all'aperto con l'arrivo dell'inverno ce ne saranno pochi, ma la capienza in questo caso potrà arrivare fino al 100%. Le autorità di pubblica sicurezza potranno sospendere gli spettacoli qualora non sia possibile rispettare le disposizioni di sicurezza anti-Covid. La capienza in ogni caso potrebbe essere modificata se dovesse mutare il quadro della pandemia. In zona bianca e gialla in relazione all'andamento della situazione epidemiologica e alle caratteristiche dei siti e degli eventi, potrà essere stabilita una diversa percentuale massima della capienza consentita. Chiuse dal febbraio del 2020, le discoteche potranno dunque riempirsi al 50% e non al 35 come avevano invece richiesto gli esperti del comitato tecnico scientifico: si sta con la mascherina, salvo quando si balla. All'ingresso bisognerà lasciare nome, cognome e un contatto mail o telefonico. Al chiuso deve essere garantita la presenza di impianti di areazione senza riciclo d'aria. I locali all'aperto potranno invece riempirsi al 75%. Tutto questo in fascia bianca, perché se una regione si colora di giallo, arancione o rosso si richiude tutto. Per quel che riguarda gli impianti sportivi, stadi fino al 75% e così tutti gli altri impianti sportivi all'aperto. Al chiuso il decreto alza dal 50 al 60% la capienza massima consentita, rispetto a quella proposta dal Cts. Questo sempre in zona bianca, perché in giallo si torna al 50% all'aperto e al 35% al chiuso. Il governo inoltre, per limitare i rischi ed evitare l’effetto psicologico del totale abbassamento della guardia, ha previsto sanzioni più pesanti. Il gestore che per due volte verrà sorpreso a non rispettare le norme si vedrà chiudere l’attività anche per dieci giorni.