quello ridimensionato nell’ambito del piano di riorganizzazione della rete ospedaliera del 2017. Il commissario dell’Asp di Trapani Paolo Zappalà ha recentemente incontrato i sindaci del Belice sul tema della modifica del piano aziendale per il potenziamento della struttura ospedaliera, ma per il comitato Orgoglio Castelvetranese che ha sempre mantenuto i riflettori accesi sulla vicenda va modificato il piano regionale che a suo tempo ha comportato la chiusura e il declassamento dei vari reparti, così come ha invocato nella scorsa primavera la commissione sanità dell’ARS.
Non un potenziamento generico, ma un ripristino di tutte le unità operative, con la necessaria dotazione del personale medico e infermieristico e persino la restituzione delle apparecchiature a suo tempo utilizzate a Castelvetrano e spostate in altri ospedali della provincia. Questo l’auspicio e al tempo stesso la forte richiesta del comitato Orgoglio Casteltranese che rivendica la battaglia portata avanti in questi anni e che sta finalmente producendo dei risultati. Siamo stati noi, evidenziano a far rimanere accese le fiaccole che il 6 novembre 2020 hanno circondato le mura dell’ospedale e la nostra protesta, aggiungono, ha portato i sindaci ad incontrare nel mese di aprile il presidente della Regione, avviando un percorso istituzionale per il potenziamento dell’ospedale.
Gli esponenti del Comitato temono che le modifiche al piano aziendale da parte dell’ASP di Trapani possano essere solo un “contentino”, mentre quello che il territorio chiede è ben altro, ossia la riattivazione del Punto Nascite e il ritorno del reparto di Pediatria, assieme alla restituzione delle cullette termiche e delle attrezzature elettromedicali sottratte alla struttura ospedaliera di Castelvetrano. E ancora che vengano restituiti i letti sottratti al reparto di Ortopedia in vista di un suo potenziamento, così come il ripristino dell’unità complessa di Chirurgia e la salvaguardia della Terapia Intensiva e Rianimazione - ridotta a servizio semplice dipartimentale di sola Anestesia -, e che venga mantenuta la Farmacia a servizio del reparto di Oncologia.
Insomma, a parere del Comitato Orgoglio Castelvetranese la promessa ottenuta dai sindaci dal Presidente Musumeci appare un compromesso al ribasso rispetto a quelli che definiscono “i danni enormi che il Piano di riordino territoriale sanitario dell’assessore Razza ha provocato alla sanità del territorio”.
Danni per i quali il Comitato in difesa dell’ospedale di Castelvetrano ha presentato un esposto-denuncia alla Corte dei Conti sottoscritto anche dai sindaci del Belice.
E mentre si attende questo piano di potenziamento, viene evidenziato come anche il Distretto sanitario abbia trasferito per motivi di sicurezza legati alle barriere architettoniche il Consultorio Familiare di Castelvetrano a Santa Ninfa .