che, finalmente, diventa operativo dopo un lunghissimo iter di riconoscimento completato dalla Regione Siciliana con la firma del decreto dell’Assessore alle Attività Produttive Mimmo Turano. Il Distretto, coinvolgerà in prima battuta i Comuni ed i produttori siti nei Monti Sicani. Cammarata, San Giovanni Gemini, Santo Stefano Quisquina, Prizzi, Bivona, Alessandria della Rocca, Burgio e tanti altri tra i protagonisti.
Il Distretto Laniero Siciliano nasce con la volontà di dare supporto alle aziende del comparto zootecnico che operano nell’allevamento degli ovini. La Sicilia, infatti, con poco più di 700 mila capi, è la seconda regione d’Italia per numero di capi allevati. Di conseguenza a seguito della tosatura è in grado di produrre grandissime quantità di lana. L'obiettivo, quindi, è quello di puntare sulla commercializzazione e sull'esportazione di lana di alta qualità, che va ad aggiungersi, ovviamente, alla commercializzazione del latte e dei suoi derivati, e della carne. Per le aziende sarà il modo per avere un ulteriore motivo di reddito posto che, nel corso degli ultimi anni, i prezzi delle vendite dei vari prodotti sono diventati sempre più bassi, aggravando la crisi del settore.
Il progetto del Distretto Laniero Siciliano, promosso dalla RETE OVINICOLTORI SICILIANI e dalla start up innovativa DATE SRL, ha riscosso sin da subito tra gli operatori del settore, grande entusiasmo e partecipazione; un progetto che mira a valorizzare la lana non solo in ambito tessile, ma trasversalmente anche in tutti gli altri settori produttivi che ne consentiranno l’utilizzo. Il Distretto è pronto a trasformare, questa materia prima, da costo aziendale a ricavo, non più un peso per gli allevatori di ovini, ma un'opportunità di ritorno economico.