deve riconsegnare i locali dell'ospedale "Giovanni Paolo II" al suo proprietario. È questa l'intimazione contenuta nella raccomandata ricevuta ieri dal presidente Angelo Giaramita. Il quale oggi ha convocato una conferenza stampa per chiarire i contorni della vicenda. Facendo risalire l'inizio della questione allo scorso mese di febbraio, quando (eravamo ancora in piena pandemia e il sodalizio non era operativo) il manager Zappia aveva chiesto quelle stanze come centro per le vaccinazioni, con l'impegno a riconsegnarli quando possibile. Da lì un tira e molla, con la necessità poi individuata dall'Asp di destinare quelle stanze al Servizio per le Tossicodipendenze. "Fino ad oggi - ha precisato Giaramita - tutte le interlocuzioni sono state informali, compresa quella secondo cui avevano trovato una soluzione alternativa, la chiesa dei Cappuccini". L'Agape intende resistere allo sfratto, tentando ancora una volta la strada del negoziato. L'associazione non intende lasciare quei locali.