il festival dedicato alla scoperta del patrimonio della città che vuole essere una occasione di riappropriazione dei luoghi da parte dei cittadini e una straordinaria opportunità per visitatori e turisti per visitare tesori e luoghi poco conosciuti o non raccontati. La sezione dell'Archivio di Stato di Sciacca, funzionante dal 1974, raccoglie documenti antichissimi, oltre 12 mila volumi, i più antichi del XIII secolo. Il primo nucleo fu formato dal Notarile, ovvero dagli atti dei notai del distretto di Sciacca: 27 documenti (20 testamenti) con firme in giudeo arabo di testimoni. La comunità ebrea di Sciacca, con quelle di Caltabellotta e Polizzi, era l'unica a possedere il privilegio di apporre la firma di testimoni ebrei, in ebraico o in giudeo arabo, in calce a documenti rogati da notai cristiani. Le firme e le frasi sono un esempio unico del dialetto arabo che gli ebrei parlavano in Sicilia. Successivamente, la sezione ha incrementato il suo patrimonio documentario acquisendo i versamenti dai vari uffici statali territoriali.