Vuote le caselle della tabella presente sul sito internet di Aica. In pratica, secondo quanto riportato, non verranno approvvigionate almeno fino a domenica prossima, 24 ottobre, le vie Fontana Calda, Aldo Moro alta, Basilicata, Trifogli, dei Larici ed Eboli di contrada Isabella, così come anche le vie Ghezzi, Marco Polo, Teora e delle Sequoie delle contrade Sovareto/Sant’Antonio.
Non è chiaro, invece, quanto comunicato riguardo le contrade Piana Schunchipani e Raganella. Per queste zone si legge turno “rinviato”, ma non è dato sapere a quando.
Singolare, poi, la situazione riportata riguardo la zona 15 che comprende diverse contrade periferiche: Cutrone, Montagna, Siracusa, Portolana, San Calogero, Campello e Grande Valle. Qui è riportata la dicitura “turno in corso” anche per i giorni futuri. Evidentemente un errore.
In tutti i casi, i turni di erogazione vengono gestiti in modo totalmente differente da una parte all’altra della città. In alcuni quartieri l’approvvigionamento idrico viene garantito tutti i giorni, in altri, solo una volta a settimana, in altri ancora a giorni alterni, fino arrivare ai casi estremi appena presentati in apertura del servizio, in cui l’erogazione non è prevista affatto per la settimana in corso.
C’è poi da considerare il fatto che molto spesso quanto comunicato dall’ente gestore non corrisponde, poi, a verità. Cittadini residenti in diverse zone della città, ma in particolare dal centro storico, lamentano che i turni non vengano rispettati e che l’erogazione avvenga in modo del tutto casuale, ad orari ed in giornate non previsti. Un problema non sapere, soprattutto lì dove non si è in possesso di grandi riserve, quando e se verrà erogata l’acqua.
Un disagio vero e proprio, con cui i saccensi sono costretti a fare i conti ormai da anni e che si pensava, con la nuova gestione di Aica, che si potesse superare. Al contrario, sembrerebbe proprio che la situazione stia degenerando, con cittadini sempre più esasperati e sul piede di guerra, visto che dal gestore arrivano solo i solleciti ai pagamenti, ma non le rassicurazioni su un servizio più efficiente.
E nel frattempo non si interviene a sistemare le mille perdite idriche disseminate ovunque. L’acqua erogata è poca, l’approvvigionamento idrico avviene di rado e il bene che viene distribuito, in parte, si disperde. Al momento, la nuova gestione, a distanza ormai di alcuni mesi, non riesce a dare i risultati sperati.