sono costretti a sentire nel tentativo invano di capire quando l’acqua verrà erogata. Siamo anche di fronte a questa situazione assurda. Aica non è in grado di fornire una tempistica sui turni di erogazione, nonostante da due settimane le tante famiglie residenti in queste zone non ricevono l’acqua, con tutti i conseguenti disagi, oltre all’esborso legato alla necessità di ricorrere alle autobotti dei privati.
E così c’è chi già dice “ di male in peggio” riferendosi al cambio di gestione, da Girgenti Acque all’Azienda Idrica Comuni Agrigentini.
La situazione delle contrade Sovareto Sant’Antonio e della parte alta di Isabella è indubbiamente la più problematica, non ricevono l’acqua e non sanno quando l’erogazione sarà garantita, ma certamente un’ altra nota dolente, che può in questo caso essere estesa a tutto il territorio comunale, è quella delle tante, troppe perdite idriche e della conseguente mancata manutenzione della rete.
Non si stava meglio prima, quando a gestire il servizio erano i privati e poi la gestione commissariale (è bene precisarlo), ma certamente non ci aspettava che l’andazzo fosse lo stesso anche con la gestione pubblica. In oltre due mesi di attività dell’Aica nulla è cambiato. Alle storiche perdite idriche ( da viale Siena a via Amendola e via Lido) se ne sono aggiunte altre ( è il caso della via Stazione), ma sono solo alcuni esempi quelli che stiamo evidenziando. Ci sono arterie del centro in cui da mesi l’acqua continua a fuoriuscire dal manto stradale, vie in cui le transenne collocate per segnalare il pericolo della buca impediscono persino il transito veicolare. E a nulla valgono le segnalazioni. Le manutenzioni non vengono effettuate, l’acqua in alcune zone non viene erogata, eppure i cittadini si sono premurati di pagare e subito la prima bolletta pervenuta dall’Azienda Idrica Comuni Agrigentini.
Cittadini che, adesso, la pazienza la stanno perdendo, pure quelli che hanno dato fiducia ad Aica per il fatto che ha ereditato una situazione pesantissima e si è trovata ai primi di agosto ad avviare la nuova gestione del servizio idrico senza le necessarie risorse economiche.
Si capisce e si tollera tutto, ma poi la tolleranza finisce e lo dimostrano le lamentele arrivate alla nostra redazione anche all’indirizzo di una amministrazione comunale che non prende posizione e non pretende da Aica una gestione efficiente del servizio. Il sindaco Francesca Valenti che è anche presidente dell’Ati sostiene che non è così. L’ufficio competente segnala giornalmente i problemi, ma io stessa ho diffidato AICA e chiesto spiegazioni evidenziando che questi disservizi sono inaccettabili e vanno risolti, ha dichiarato stamattina alla nostra emittente.
La risposta ottenuta dal sindaco è che giusto domani, 22 ottobre, inizieranno le manutenzioni affidate alle ditte esterne e che si interverrà per priorità, ossia risolvendo quei problemi tecnici agli impianti e alle reti che hanno lasciato a secco le località Sant’Antonio, Sovareto e parte della contrada Isabella.
Che dire? Speriamo sia la volta buona e che questo avvio non felice della nuova e pubblica gestione del servizio idrico sia archiviato al più presto.
Va anche detto che tutti devono fare la propria parte. Si scopre infatti che diversi comuni della provincia di Agrigento non hanno ancora pagato le bollette relative ai consumi idrici per uffici, scuole, fontane e fontanelle con grave pregiudizio per le casse di quella Azienda pubblica che i sindaci hanno voluto e creato, come hanno denunciato i sindacati.
Sciacca, secondo quanto abbiamo appurato dal sindaco Valenti, vanta crediti e quindi non ha pagato in attesa della verifica e dell’eventuale compensazione. Speriamo non si riapra il capitolo dei contenziosi. Come non ricordare quello tra comune ed Ente Acquedotti Siciliano e poi quello con Girgenti Acque.