si sono espressi per la gestione Pubblica del Servizio idrico senza finalità lucrative. La stessa legge regionale vigente esclude la possibilità di fare profitto sull'Acqua Bene Comune. Lo ricorda oggi il Forum Acqua e Beni Comune che torna a contestare il nuovo disegno di legge del governo musumeci ritenendo che l'obiettivo principale, nel volere istituire una Autorità unica regionale, sia quello di far subentrare l'Autorità Idrica Siciliana nei rapporti con Siciliacque spa, rafforzando una posizione dominante e di vantaggio nella gestione delle risorse idriche in Sicilia, dei finanziamenti del PNRR e di quelli della programmazione Comunitaria 2021-2027.
Secondo il Forum Siciliano con questo intervento legislativo si porrebbe definitivamente la Regione in posizione subordinata agli interessi economici e finanziari della multinazionale francese già proprietaria del 75% di Siciliacque, rispetto al superiore interesse generale della comunità siciliana, con il concreto rischio che possa venir meno il rapporto controllore-controllato che è cardine del buon andamento di una Pubblica Amministrazione.
Una china pericolosa secondo il Forum, che espone il Governo della Regione, la Commissione ARS ed il Parlamento ad un conflitto d'interesse difficilmente giustificabile; conflitto amplificato dal fatto che la Regione è al contempo legislatore e socio di minoranza di Siciliacque spa. Dopo la sentenza del TAR e quella inappellabile del CGA che hanno dichiarato illegittime le tariffe applicate da Siciliacque dal 2016 ad oggi ed incompetente la Regione a ratificarle, il disegno di legge di Musumeci, dichiara Antonella Leto, sembra l'estremo tentativo di mantenere in vita una società che secondo la legge 19 del 2015 dovrebbe cedere reti ed impianti ai gestori d'ambito.
Al Governo della Regione il Forum chiede di ritirare la proposta e di attuare in tempi rapidi la legge in vigore dal 2015. Ai parlamentari di tutte le forze politiche di bocciare integralmente il testo attualmente all'esame della IV Commissione Ambiente e dichiarare pubblicamente ai cittadini siciliani il proprio orientamento rispetto alla gestione Pubblica o Privatizzata dell’acqua.