È lui, dunque, il primo nome ufficiale in vista delle elezioni amministrative a Sciacca. La sua designazione è avvenuta ieri sera, durante l'ultima assemblea grillina. Un nome venuto fuori a sorpresa, dopo giorni di indiscrezioni che sembravano ormai aver determinato la scelta di Alessandro Mucaria. Ma sul nome di Mistretta il Movimento si è spaccato. Alla votazione finale, infatti, a favore della sua candidatura si sono espressi trenta attivisti, mentre altrettanti si sono o astenuti o hanno votato contro. La sensazione è che su qualunque altro nominativo le cose sarebbero andate alla stessa maniera. Adesso il gruppo è al lavoro, e non appena Beppe Grillo darà il via libera all'uso del logo sarà possibile immaginare la presentazione ufficiale della candidatura. Mistretta è un giovane professionista, si è formato nello studio del padre, il presidente dell'associazione “L'Altra Sciacca” Pietro Mistretta, già consigliere comunale e poi assessore nei primi anni duemila con la giunta guidata da Ignazio Cucchiara. Tra i nomi che si sono fatti negli ultimi tempi c'era anche il suo. La scelta però è caduta sul figlio, che proprio ieri si è proposto all'assemblea grillina. Obiettivo: interpretare l'esigenza di cambiamento della città. Anche Domenico Mistretta, come Alessandro Mucaria, è un musicista. Appassionato di rock, in passato è stato chitarrista del gruppo dei Vinilika. Una personalità piuttosto riservata, da tempo vicino al Movimento Cinquestelle e, in particolare, allo stesso Mangiacavallo.
Quello di Mistretta è dunque il primo nome ufficiale delle prossime elezioni amministrative a Sciacca. Si attendono notizie dagli altri schieramenti. Nel centrosinistra sta facendo discutere la richiesta di altro tempo prima di dare il via libera Francesca Valenti avanzata dal raggruppamento di Sicilia Futura e da Michele Ferrara, che dovrebbe organizzare una sua lista civica. Ci sarebbe insoddisfazione in ordine alla designazione dell'avvocato tributarista che, a dire di qualche dirigente del partito che si intesta ai deputati regionali Salvatore Cascio e Michele Cimino, non sarebbe stata concertata. Si parla di qualche fuga in avanti, con riferimento al Pd e a Sicilia Democratica di Nuccio Cusumano. Tra domani e giovedì Sicilia Futura scioglierà le sue riserve. C'è chi parla di possibili Primarie, per una indicazione finale che sia più condivisa.
Guarda con particolare attenzione a questi movimenti all'interno del centrosinistra Calogero Bono. È sicuramente quello del presidente del Consiglio comunale uscente il nome su cui Alternativa Popolare sta puntando. Gli ex Ncd sperano che il fronte avversario subisca qualche frattura. C'è molto rispetto, da queste parti, nei confronti del nome di Francesca Valenti. L'obiettivo principale di Bono adesso è quello di tenere unita la coalizione che ha sostenuto Fabrizio Di Paola. Forza Italia invoca pari dignità, e sul tavolo della discussione ha rivendicato il diritto ad esprimere una propria candidatura, o Silvio Caracappa o Maria Antonietta Testone. Anche qui potrebbero celebrarsi le Primarie, ma i irigenti forzisti sono anche consapevoli del fatto che sia necessario presentarsi con un raggruppamento il più possibile coeso.
Per quanto riguarda il progetto Futuro Presente, ispirato dall'associazione Mizzica, si attende adesso l'ufficializzazione del nome di Domenico Contino come candidato a sindaco. Dopo la sorpresa venuta fuori nella designazione del candidato del Movimento Cinquestelle c'è da aspettarsi di tutto. Tuttavia pare difficile un ripensamento dell'ultimo momento.