ma fortunatamente a Sciacca e nell’hinterland l’ondata di maltempo che ha colpito la Sicilia non ha creato gravi conseguenze. I forti venti hanno causato qualche disagio ad Agrigento, Favara, Licata e Naro, con rami spezzati e caduta calcinacci da vecchi edifici, ma non sono stati rilevati gravi danni a cose o persone nemmeno in queste città. Al contrario, continua a preoccupare la situazione nella parte Orientale della Regione: prevista allerta rossa sulle zone del Siracusano, del Ragusano e nella parte orientale dell’Ennese.
Anche dalle nostre parti, via precauzionale, ricevuto l’avviso, i sindaci di Sciacca, Ribera e Cattolica Eraclea ieri pomeriggio hanno emanato un’ordinanza di chiusura delle scuole per la giornata di oggi. “Le previsioni che cambiano repentinamente non consentono di affrontare la mobilità scolastica, anche pendolare, con sufficiente tranquillità”, si legge, ad esempio, nell’ordinanza firmata dal primo cittadino di Sciacca Francesca Valenti.
Le precauzioni non sono mai troppe. Le piogge torrenziali sono sempre più frequenti e sempre più dannose e vista l’allerta della Protezione Civile anche i sindaci hanno, dunque, deciso di assumere tutti i provvedimenti necessari a salvaguardare i cittadini. Di certo non ci si aspettava che questa mattina il sole splendesse come a primavera. Facile commentare e ironizzare il giorno dopo, ma l’allerta c’era e rimane.
Il timore che potesse verificarsi un nubifragio, come nel catanese, era diffuso. Preoccupazioni palesate, ieri, anche sui social, tra post di previsioni meteo e commenti. Per non parlare delle chat whatsapp. La notizia della chiusura delle scuole è volata in pochi minuti tra un gruppo di classe e l’altro.
Il tempo, in tutti i casi, rimane instabile e qualche disagio c’è comunque stato, seppur circoscritto. È stata ancora una volta la via Lido a mostrarsi in tutta la sua fragilità. Fango e liquami sono tornati a riversarsi sull’arteria come un fiume in piena, per i noti problemi alla rete fognante. Necessario, per l’ennesima volta, un intervento dei mezzi della Protezione Civile locale che hanno chiuso il traffico e provveduto a liberare i residenti intrappolati dentro le proprie abitazioni a causa del fango davanti le porte di casa a conferma del fatto che urge in tempi immediati il tanto atteso intervento risolutivo.