Non c'è quartiere, zona centrale o periferica, arteria stradale che non ne abbia qualcuna, in mezzo a tanti avvallamenti, punti franosi, muri di contenimento pericolanti o buche. Le immagini girate stamattina dal nostro operatore sono esemplificative, ma rappresentano soltanto in minima parte la quantità di transenne sparpagliate in ogni dove. Messa la transenna, risolto il problema. Dopo la collocazione, quasi sempre, non segue, infatti, nessun altro intervento risolutivo con il risultato che l'area resta interdetta, che il problema rimane sotto gli occhi di tutti e che le transenne cominciano persino a cadere a causa delle intemperie e del conseguente abbandono. Molte volte capita che siano gli stessi automobilisti a rimetterle in piedi o spostarle per evitare di finirci sopra. Ad oggi, transenne sono situate in via Kronio, alla Perriera, in via al Lido, a San Marco, in via Valverde, viale Siena, solo per fare alcuni esempi. Ce n'è per tutti i gusti. Transenne fresche di collocazione anche questa mattina: sia in via Mazzini dove le barriere sono servite per precludere del cemento appena posto sia in via Pompei dove si cerca di proteggere il bordo della strada privo di guard rail. Una transenna al giorno, con la conseguenza che la squadra segnaletica del Comune sta restando a corto di barriere di protezione. Ne servono altre. Inutile ribadire che i residenti delle zone interessate, proprietari di attività commerciali e utenti dei veicoli a motore vorrebbero interventi migliorativi o risolutivi da parte di Comune e Girgenti Acque. Transennare non deve bastare nè essere la soluzione definitiva. Sciacca da tempo, dunque, una città a misura di transenna, eppure non possiamo diventare solo una sorta di grande percorso ad ostacoli. E' un danno di immagine per chi si illude di puntare sul turismo.