di Agrigento denuncia pubblicamente che ancora oggi, nonostante le ripetute sollecitazioni, persistono gravi carenze di organico in tutti i reparti di tutti gli opsedali della provincia e, in particolar modo, presso il presidio ospedaliero di Sciacca. Tutti i reparti sono interessati da queste carenze (da Ortopedia a Radiologia, da Medicina a Cardiologia, da Chirurgia a Psichiatria).
“Siamo – dicono dal sindacato - in una situazione di criticità tale che, in atto, diventa difficoltoso svolgere appieno anche le normali attività ordinarie, potendo creare rischi per l’utenza e per i lavoratori, nel silenzio totale della Dirigenza Strategica dell'Asp”.
La CISL Medici fa sapere di avere diverse volte evidenziato, negli ultimi anni, l’urgenza di interventi di riorganizzazione delle risorse umane e dei servizi.
Tra le criticità più serie quelle riguardanti l'alto numero di medici in servizio al Giovanni Paolo II e di diverse specialtà che, per mezzo di disposizioni di servizio aziendali ripetute nel breve periodo, devono garantire i turni di servizio presso altri ospedali dell’ASP, e ciò comporta un costante ed eccessivo carico settimanale di ore di lavoro, ben oltre i limiti della ragionevolezza e della tollerabilità da parte del personale, e soprattutto con il mancato recupero delle energie psicofisiche. Ciò mette in discussione sicurezza dei lavoratori, il loro diritto al godimento del riposo settimanale e delle ferie e i servizi notturni definiti eccessivi nei vari pronto soccorso.
La Cisl denuncia che all’Ospedale di Sciacca, in atto manca più del 60% dei primari effettivi nei Reparti, e che molti reparti non hanno nemmeno i “facenti funzione”. Pianta organica dell'Asp che risulta inadeguata e priva di appropriate analisi rispetto ai livelli assistenziali ed i servizi sanitari erogati e da erogare. La nuova pianta organica, presentata all’Assessorato e in cui sono state allocate le risorse di personale, non ha tenuto conto della diversa produttività delle varie UU.OO (ad oggi mai comunicate alle OO.SS) al fine di stabilire criteri che tengano conto delle attività e delle prestazioni (sia per interni che per utenti esterni) eseguite dalle diverse unità operative dell’ASP.
Per la CISL è particolarmente penalizzante la nuova dotazione organica prevista per gli ospedali di Sciacca e Ribera. Per il Fratelli Parlapiano – denuncia il sindacato - le promesse unità operative di Pneumologia e Malattie infettive vengono di fatto spostate sull'ospedale di Agrigento, per non dire che manca del tutto un chiaro progetto di potenziamento delle attività del Territorio.
Per la Cisl le scelte fin qui fatte negli ultimi anni hanno provocato nel P.O. di Sciacca, un declino assistenziale, un calo di servizi e la soppressione di altre attività.
Denuncia poi il sindacato la mancanza di meritocrazia tra i professionisti in servizio, e chiede interventi drastici contro quello che è diventato un declino del diritto alla salute, altrimenti – queste le parole testuali – ci sarà una grande protesta di tutto il personale.