la fiera del pesce e del Mediterraneo in corso a Mazara del Vallo. È intervenuto il ministro della Pesca e dell'Acquacoltura del Ghana, che ha fatto proprio il ‘modello’ del Distretto della pesca e crescita blu “Cosvap” di Mazara del Vallo, per ammodernare il comparto pesca del Paese subsahariano. Ministro e presidente del Distretto Nino Carlino hanno firmato un accordo bilaterale. Blue Sea Land che è stato inaugurato ieri e che continua anche nei prossimi giorni. Nel corso dell'inaugurazione il sottosegretario alla Pesca Francesco Battistoni ha parlato di acquacoltura come forma di sviluppo del Mediterraneo.
Intanto oggi a Mazara si è parlato di produzione degli avannotti in Sicilia, un settore in crescita. Solo nel primo anno di attività dell’Organizzazione Produttori Sicilia ne sono stati prodotti 60 milioni. È questo il dato che è emerso durante l’incontro tenutosi presso lo stand del Dipartimento della pesca a “Blue Sea Land”, la kermesse in corso a Mazara del Vallo. Il meeting è servito per fare il resoconto del primo anno di attività. L'Organizzazione mette insieme le aziende “L’Avannotteria” di Petrosino e “Acqua azzurra” di Porto Palo di Capo Passero, le uniche due realtà produttive di avannotto attualmente in Sicilia. Si tratta di due realtà di 9 ettari ciascuna dove avviene il ciclo completo di produzione di orate, spigole e ombrine: dalla riproduzione alla fase di svezzamento nell’arco di 18 mesi. Gli avannotti vengono poi immessi negli impianti di acquacoltura.
Quello dell’acquacoltura è un settore in via di sviluppo e, di conseguenza, anche la produzione degli avannotti. I numeri della FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) parlano chiaro: il 50% del pesce sul mercato mondiale proviene da impianti di acquacoltura. In prospettiva, nel 2030, la percentuale potrebbe raggiungere il 75%. Da qui le prospettive di sviluppo anche per gli impianti di produzione dell’avannotto, dove punta l’attenzione anche il mondo scientifico. "L’obiettivo è offrire un prodotto sempre più di qualità – spiega Libero Di Paola, consigliere dell’OP – ecco perché sarà avviato uno studio sulla genetica che ci consentirà di monitorare con attenzione l’intero ciclo di produzione".