(architetti, ingegneri, agronomi e periti agrari, geometri e geologi) e le forze politiche. È questo il prossimo passo a seguito delle conclusioni del convegno di sabato scorso al Teatro Pirandello sul tema del futuro delle infrastrutture in provincia di Agrigento, che ha visto la presenza del sottosegretario Cancelleri e dell'assessore Falcone. Professionisti che hanno chiesto “a Stato e Regione un nuovo piano di investimenti speciali per il rilancio della Sicilia, con particolare riferimento al territorio centromeridionale che punti a dotare il territorio agrigentino di uno scalo aeroportuale raggiungibile in meno di un’ora; a una concreta chiusura dell’anello autostradale su strada gommata che possa servire anche i territorio attualmente isolati come quello agrigentino; a dotare il territorio regionale di una rete dell’alta velocità su strada ferrata che raggiunga anche la provincia di Agrigento; a potenziare i porti della Sicilia, con particolare attenzione alla fascia centromeridionale, per attirare il flusso navale turistico e commerciale in transito nel Mediterraneo; a una concreta realizzazione del Ponte di Messina, infrastruttura fondamentale per richiamare nuovi investimenti utili al potenziamento di porti, strada ferrata e gommata”.