ieri a Roma alla protesta degli amministratori siciliani organizzata dall'Anci nei confronti del governo centrale. Sul tappeto i problemi economici dei comuni, ai quali i sindaci non riescono a dare soluzioni. Primi cittadini impediti dalla legge dalla possibilità di utilizzare i fondi accantonati e relativi ai cosiddetti "crediti di dubbia esigibilità", per i quali si è chiesta l'autorizzazione a farvi ricorso per almeno il 50%. Il comune di Sciacca vanta residui attivi per oltre 20 milioni di euro. Ha dovuto accantonare le somme (pur non avendole incassate), perché così stabiliscono le norme sull'armonizzazione contabile, a danno però di altri servizi che potrebbero essere garantiti. Insomma: questi soldi non possono essere toccati. Neanche quei crediti non incassati per inefficienze accertate del gestore delle riscossioni. E pensare che il comune di Sciacca è strutturalmente deficitario. Ma evidentemente non riesce a farsi pagare dai cittadini. Ma i problemi dei comuni lamentati con il governo e le forze parlamentari di maggioranza hanno riguardato anche il problema delle carenze di personale. Gli enti locali hanno chiesto una deroga alle disposizioni vigenti che impongono forti limiti alla capacità di assumere personale. Intanto a breve la giunta approverà il bilancio di previsione del 2021. Anche quest'anno in netto ritardo sui tempi.