hanno stilato un bilancio della stagione estiva 2021 a Sciacca, la prima dopo l’emergenza sanitaria che lo scorso anno ha gravemente danneggiato il settore. I numeri sono buoni, la ripartenza c’è stata ma le incertezze sono ancora tante, le transenne non depongono bene all'immagine della città, tanti altri problemi restano irrisolti e, guardando in prospettiva, occorre sicuramente lavorare per migliorare i servizi, così come occorre un più razionale utilizzo dei proventi dell’imposta di soggiorno ed un cambiamento culturale da parte della stessa cittadinanza. E' questo, in sintesi, il bilancio delle tre associazioni che raggruppano le strutture extralberghiere della città. La ripresa, scrivono Riccardo Palazzotto, Ezio Bono ed Ignazio Grisafi, è stata caratterizzata soprattutto da un turismo regionale e italiano in genere. Sono diminuiti i turisti stranieri, ma ci sono segnali di ripresa che inducono ad essere ottimisti. Purtroppo però le incertezze create dalla pandemia sono ancora tante, le imprese turistiche hanno dovuto a loro spese imparare a vivere alla giornata, non avendo la possibilità di programmare con gravi ricadute anche sull'occupazione. In ordine ai servizi e all'accoglienza, osservano le tre associazioni, se da un lato c'è stato un netto miglioramento di servizi fondamentali come quello dei rifiuti che la scorsa estate non ha registrato giorni di sospensione della raccolta differenziata, dall'altro c'è da segnalare che con centinaia di scavi aperti e di aree transennate nel centro abitato, l'accoglienza non è stata delle migliori e molti dei turisti ospiti delle strutture lo hanno segnalato. Inoltre, bisogna lavorare ancora molto anche per migliorare la cultura dell'accoglienza da parte degli stessi cittadini che dovrebbero avere più cura dei beni comuni. E se la pandemia anche per l'estate 2021 ha costretto gli amministratori a limitare le iniziative di intrattenimento, su temi centrali come parcheggi in centro storico al servizio delle strutture turistiche e sistemazione di accessi al mare e strade che costeggiano le spiagge, tutto purtroppo è rimasto immutato, compresa la situazione del verde urbano, molto poco curato. Sull'utilizzo dei proventi dell'imposta di soggiorno, risorse che provengono dal lavoro delle strutture ricettive, le tre associazioni ribadiscono l'esigenza che vengano utilizzati per migliorare i servizi al turista. Gli introiti derivanti dall'imposta di soggiorno non possono continuare ad essere un bancomat delle amministrazioni cittadine per eventuali emergenze o per pagare spettacoli e intrattenimenti, osservano le tre associazioni nel rivendicare con forza di essere sentite e coinvolte nella programmazione e nelle scelte. Poi le prospettive future e la richiesta di un confronto continuo e costante con le autorità di governo ma anche con chi si prepara ad amministrare in futuro la città. Il turismo non è un gioco ma un settore produttivo fondamentale per Sciacca, bisogna conoscerlo bene per aiutarlo e incentivarlo, non accetteremo programmi improvvisati e soggetti impreparati, concludono Sciacca Turismo, Agrigentoextra e Consorzio Turistico Sciacca Terme.