per la nomina dei nuovi primari dei pronto soccorsi degli ospedali della provincia. Lo ha reso noto il commissario Mario Zappia. Una comunicazione che sembra avere tutta l'aria di una risposta indiretta alle polemiche degli ultimi giorni scaturiti dall'invito ai medici dei vari reparti dell'ospedale di Sciacca a garantire turni aggiuntivi al pronto soccorso. Vicenda che ha visto la dura presa di posizione del Comitato Civico per la Sanità. La direzione strategica dell'Asp fa sapere che per l'individuazione del nuovo primario nell'area di emergenza del "Giovanni Paolo II" si sono svolte (il 13 e il 22 ottobre scorsi) le prime selezioni di candidati, ed una ulteriore seduta è in programma per il prossimo 26 novembre. Ma non è solo di Sciacca l'unità operativa complessa di emergenza-urgenza che sta attraversando una fase di gravissime carenze di personale sanitario. Zappia aggiunge infatti che nel pomeriggio di ieri si è svolta anche la prima seduta per la selezione del candidato per la direzione del pronto soccorso dell’ospedale di “San Giacomo D’Altopasso” di Licata mentre nelle prossime date del 12 e 24 novembre sarà la volta del “Barone Lombardo” di Canicattì. In itinere la procedura anche per l’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento. L'intento dichiarato da Zappia è di completare l’iter selettivo nel minor tempo possibile per fornire - dice - "risposte celeri al territorio provinciale e colmare, con il potenziamento degli organici, alcune criticità in reparti di intensa attività come quelli dei pronto soccorso”. Un problema sicuramente importante, quello riguardante la nomina di primari per superare la attuale fase incentrata su una gestione dei reparti da parte di "facenti funzione". Il problema più grave da risolvere rimane naturalmente quello di una dotazione organica in grado concretamente di rendere più agevole il funzionamento di quello che è a tutti gli effetti il primo punto di approdo per i pazienti che giungono in ospedale. Il tema ovviamente è assai più complesso, e non è certamente solo il manager dell'Asp Zappia a doverlo affrontare ma soprattutto è l'assessorato regionale alla Sanità, ed è doveroso precisare che non è stata certo la pandemia a impedire lo sblocco dei concorsi, visto che di questo argomento si parla già da diversi anni.