ma il condizionale è comunque d'obbligo. Lo dimostrano tutti i "resti" in spiaggia: indumenti e bottiglie di plastica sono stati scovati e documentati dall'associazione "MareAmico". Nessuna traccia, però, dell'imbarcazione utilizzata dal nuovo gruppo di extracomunitari che è giunto indisturbato. Un episodio, quindi, anomalo. Secondo l'associazione "MareAmico" i migranti sbarcati indisturbati potrebbero essere stati fra i 20 e i 30. "Uno sbarco tranquillo - scrive la stessa associazione - per mancanza di testimoni, ma che proprio per questo resta comunque ipotetico. I migranti – probabilmente - si sarebbero cambiati i vestiti direttamente sul bagnasciuga" - scrive e documenta l'associazione ambientalista. "MareAmico" spiega l'avvenimento con due diverse ipotesi: la prima supposizione, e forse la più attendibile, è che lo scafista abbia lasciato in spiaggia i migranti e poi sia tornato in Tunisia per riutilizzare la barca; la seconda ipotesi è che l'imbarcazione sia stata abbandonata in loco e sia stata successivamente rubata da qualche pescatore del luogo e trainata a Palma o a Licata, come in realtà spesso accade in queste zone. Di certo rimane il fatto che ormai le coste della provincia agrigentina siano la nuova meta privilegiata dai migranti. Le notizie, a tal riguardo, sono all'ordine del giorno.