L’isola da 24 ore è nuovamente alle prese con nubifragi e bombe d’acqua che hanno causato danni in diverse province, da Palermo ad Enna, da Caltanissetta ad Agrigento. Il Dipartimento regionale ha diffuso un aggiornamento delle previsioni di rischio meteorologico e idrogeologico e domani permane in tutta la Sicilia una situazione di allerta elevata, con codice “arancione” in tutte le province.
Situazione che ha portato il sindaco di Santo Stefano Quisquina, comune che già da ieri è duramente colpito dal maltempo, ad emanare una ordinanza di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado. Scuole chiuse, dunque, su disposizione del sindaco Francesco Cacciatore, ma in tutta la Sicilia sono previste forti precipitazioni, a carattere di rovesci o temporali, e viene raccomandato di prestare particolare attenzione ai deflussi nelle aree urbane e nei posti in prossimità di corsi d’acqua. Intanto, un mini tornado si è abbattuto nel primo pomeriggio nelle campagne di Canicattì. La furia del vento ha divelto i pali della segnaletica stradale, scoperchiando tetti e coperture di strutture agricole finite anche a decine di metri di distanza. Numerosi i danni provocati dalla tromba d'aria abbattutasi in contrada Grottarossa nonché, a causa dell'abbondante pioggia, gli allagamenti in diverse zone del centro abitato. Le piogge persistenti hanno causato un notevole aumento del volume d'acqua, difficilmente smaltibile dalla rete fognaria cittadina. Numerosi gli interventi effettuati dai Vigili del Fuoco e dalla Protezione Civile.