È questo l'obiettivo dichiarato dall'assessore al Turismo e Spettacolo Sino Caracappa, che guarda già al dopo lavori di manutenzione straordinaria che a breve inizieranno, con lo sfruttamento di 1,3 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione attraverso il Genio civile di Agrigento. Un intervento al centro di polemiche, anche perché non prevede la demolizione del muro che divide in 2 il palcoscenico che, dunque, sarà utilizzabile sempre al 50%. Ma l'assessore evidenzia che l'intervento mira alla riapertura del Teatro, e questo deve essere considerato come un momento di svolta. Teatro Samonà che ha accompagnato gli ultimi 45 anni di storia cittadina, con un immobile costato 25 milioni di euro, visto sempre con occhi critici per il suo sovradimensionamento, anche se quando fu concepito Sciacca viaggiava spedita verso il riconoscimento di terzo polo turistico che, poi, si è impantanato nella palude del malgoverno e delle chiacchiere. Dopo la riapertura nel 2015, ottenuta dal Rotary, l'amministrazione Di Paola riuscì a farlo funzionare con diverse iniziative che, però, per ogni singolo spettacolo, imponevano agli organizzatori spese esorbitanti. Da lì la chiusura, poi gli ahimè immancabili atti di vandalismo e un utilizzo sui generis della struttura anche da qualche senzatetto. Se l'investimento servirà a rendere il teatro nuovamente un luogo di aggregazione culturale (anche sul piano squisitamente simbolico) è un fatto significativo. E questo anche se siamo di fronte ad una struttura, quella progettata da Giuseppe Samonà, che fino ad oggi ha cannibalizzato denaro.