Sono gli obiettivi che hanno portato il governo ad adottare nuove misure di contenimento per la quarta ondata della pandemia che in altri paesi Europei ha visto reintrodurre lockdown. In Italia la situazione è ancora sotto controllo e quelli adottati sono provvedimenti preventivi e, al momento, limitati al periodo delle festività. A meno di ulteriori sorprese entreranno in vigore da lunedì 6 dicembre e fino al 15 gennaio.
Cosa cambia? Intanto la durata della validità del green pass che non sarà più di un anno, ma di nove mesi dalla data della seconda dose o della dose booster. Sulla terza dose, peraltro, è stato annunciato che dall’1 dicembre verrà garantita a partire dai 18 anni e che è possibile effettuare la somministrazione a distanza di cinque mesi dalla seconda dose. Si punta, dunque, ad incrementare le terze dosi e adesso si attendono anche le conseguenti azioni da intraprendere per potenziare i centri vaccinali.
Altra novità riguarda l’estensione dell’obbligo vaccinale e non solo per la terza dose alle categorie dei sanitari e operatori delle Rse per le quali era già previsto. Dal 15 dicembre il vaccino anti covid sarà obbligatorio anche per il personale amministrativo della sanità, docenti e personale amministrativo della scuola, militari e forze di polizia (compresa la polizia penitenziaria), personale del soccorso pubblico.
Il Green Pass, quello che già conosciamo perché in vigore dalla scorsa estesa e che si ottiene con vaccinazione, guarigione dalla malattia o tampone negativo, viene ora esteso a ulteriori settori. Dovrà essere esibito per accedere ad alberghi; spogliatoi per l’attività sportiva; servizi di trasporto ferroviario regionale e interregionale; servizi di trasporto pubblico locale.
La novità più rilevante delle misure adottate dal Governo riguarda però il cosiddetto “Green Pass rafforzato” che si ottiene con vaccinazione o guarigione dalla malattia. Un “Super Green Pass” come viene anche definito che, almeno dal 6 dicembre al 15 gennaio, limiterà di molto le attività di quanti non sono vaccinati. Il tampone, rapido o molecolare, non sarà sufficiente per l’accesso a spettacoli, eventi sportivi e stadi, bar e ristoranti al chiuso, feste e discoteche, cerimonie pubbliche. Per tutte queste attività, anche in zona bianca, occorrerà il green pass rinforzato, quello ottenuto con vaccinazione o guarigione dalla malattia.
In caso di passaggio in zona gialla o arancione, le restrizioni e le limitazioni legate a questi due colori non scattano per i soli detentori del Green Pass rafforzato, mentre nell’eventuale zona rossa limitazioni e chiusure scatteranno per tutti, anche per vaccinati o guariti dal covid.
Queste le misure, ma il capitolo ancora più complicato riguarda i controlli, tra green pass, green pass rinforzato e zone bianche, gialle, arancione o rosse.
Nel decreto viene annunciato che saranno potenziati e che viene dato alle prefetture il compito di prevedere un piano provinciale per l’effettuazione di costanti controlli finalizzati al rispetto delle regole e delle misure di contenimento della pandemia