è questa la data che la Regione Siciliana ha scelto per indire, finalmente, le elezioni provinciali di secondo livello e far uscire Città Metropolitane e Liberi Consorzi dalla lunghissima e pluriennale fase commissariale. Per eleggere Presidenti e Consigli, a votare saranno unicamente i sindaci e i consiglieri comunali in carica. Si voterà in un solo giorno, dalle 8 alle 22, mentre le operazioni di scrutinio avranno inizio il giorno successivo dalle 8. Nei sei Liberi consorzi comunali devono essere eletti il Presidente e il Consiglio che sarà composto da 10 componenti se la popolazione è costituita da un massimo di 300mila abitanti, 12 se ha fino a 700mila abitanti o 16 se è superiore a 700mila abitanti.
L’Assemblea sarà, invece, composta da tutti i sindaci dei Comuni del Libero Consorzio. Sono eleggibili a Presidente del Libero Consorzio i sindaci dei Comuni che lo costituiscono. Le liste dovranno essere presentate tra le 8 del primo gennaio e le 12 del 2 gennaio 2022. La carica dura 5 anni, ma se un sindaco cessa di esserlo decade, di conseguenza, anche dal suo ruolo all'interno del Libero Consorzio. Per la provincia di Agrigento, sono passati addirittura 13 anni dall'ultima elezione, quella che aveva consentito la presidenza ad Eugenio D'Orsi. Il mandato di D’Orsi si era chiuso nel 2013. Da quel momento in poi, si sono susseguiti unicamente commissari straordinari, nominati dalla Regione, chiamati a traghettare l'ente fino ad oggi. Le Province, come si ricorderà, erano state abolite dal precedente governo Crocetta, ma l'iter si è inceppato fino ad oggi condannando gli enti al commissariamento e alla prolungata crisi economica. Non è detta, però, l'ultima parola posto che la Regione, e il governo Musumeci, da un lato ha indetto elezioni di secondo livello e dall'altro spinge per una normativa nazionale che ripristini la possibilità di elezione diretta da parte dei cittadini, che è la modalità preferita ed invocata da tutte le compagini politiche.