ed emergenza regionale e alla richiesta dello stato di calamità nazionale già deliberati il 27 ottobre a quei comuni che hanno subito gravissimi danni dall'ulteriore e violenta ondata di maltempo con trombe d'aria che si è abbattuta tra l'8 e il 17 novembre sulla Sicilia. Un provvedimento che è scaturito dalla relazione della Protezione civile regionale, guidata da Salvo Cocina. Sono 129 i comuni siciliani interessati, 26 dei quali appartenenti alla provincia di Agrigento. Tra questi naturalmente c'è Sciacca. Ma il riconoscimento dello stato di crisi e di emergenza riguarda anche Agrigento, Alessandria della Rocca, Bivona, Burgio, Camastra, Cammarata, Canicatti, Cattolica Eraclea, Cianciana, Grotte, Licata, Menfi, Montevago, Naro, Palma di Montechiaro, Porto Empedocle, Realmonte, Ribera, Sambuca di Sicilia, Santo Stefano Quisquina, Sant’Angelo Muxaro, San Biagio Platani, San Giovanni Gemini, Siculiana e Villafranca Sicula. Nel Trapanese ci sono anche Castelvetrano, Campobello di Mazara, Partanna e Poggioreale, mentre tra i comuni della provincia di Palermo interessati c'è anche Contessa Entellina. "La stima dei danni è ancora in corso, ma relativamente a tutti gli eventi dei mesi di ottobre e novembre l'importo complessivo necessario per gli interventi urgenti è stato quantificato in 20 milioni di euro, quello per gli interventi strutturali di riduzione del rischio in 250 milioni". Bisognerà capire se e quando questi fondi potranno essere disponibili, soprattutto se si pensa che comuni e imprese danneggiate dal maltempo del 2016 attendono ancora i ristori. In ogni caso il provvedimento firmato dal presidente della Regione vede oggi intervenire la parlamentare regionale e sindaco di Montevago Margherita La Rocca Ruvolo, che ha ringraziato il governatore, la protezione civile e gli uffici dei comuni siciliani che erano rimasti esclusi dallo stato di crisi ed emergenza regionale per la celerità e la competenza con cui hanno predisposto il lavoro propedeutico alla deliberazione dello stato di emergenza”. L'estensione ai comuni colpiti dalle alluvioni di novembre dello stato di emergenza era stato il tema di un ordine del giorno all'Ars presentato dal deputato regionale Michele Catanzaro, che nel commentarne l'accoglimento da parte del governo, evidenzia come adesso anche i comuni delle province di Agrigento, Trapani e Caltanissetta sono annoverati tra quelli che dovranno essere destinatari di fondi per mettere in sesto strade franate e terreni agricoli devastati, tenuto conto che i danni del maltempo che ha colpito la Sicilia lo scorso novembre sono ancora solo parzialmente quantificabili. “Le piogge torrenziali che hanno colpito la Sicilia - ha detto Catanzaro - hanno letteralmente cancellato centinaia di ettari di produzioni agricole, un danno da milioni di euro che ferisce il comparto agricolo e le speranze di tanti imprenditori che intravedevano la ripresa economica post pandemia. L’estensione dello stato di calamità, cosi come avevamo chiesto - ha concluso il parlamentare saccense - consentirà di ricevere gli adeguati ristori”.