L’Ati di Agrigento, nel corso della riunione che si è svolta ieri, ha sostanzialmente preso atto del pronunciamento, nei mesi scorsi, del commissario regionale Maria Di Francesco che ha riconosciuto il diritto alla gestione diretta del servizio idrico ai comuni di: Alessandria della Rocca, Bivona, Burgio, Cammarata, Cianciana, Menfi, Santa Margherita Belice e Santo Stefano Quisquina. Comuni che fanno parte dell’Ati, ma che sono autonomi rispetto alla gestione del servizio che da agosto viene garantita dall’Aica, una società pubblica costituita appunto dai comuni agrigentini. 8 di questi hanno però chiesto ed ottenuto di mantenere la gestione in house, sulla base del famoso articolo 147 della legge Galli e l’Assemblea Territoriale Idrica, ieri pomeriggio, ha di fatto ratificato quanto era stato già deliberato dal Commissario. C’è da evidenziare che le richieste erano il doppio, rispetto a quelle che sono state accolte. Oggi è il giorno della soddisfazione da parte di chi ha ottenuto di poter continuare la gestione diretta. Il sindaco di Bivona Milko Cinà ha ringraziato i colleghi e i vertici dell’Ati, ma anche i consiglieri e cittadini che hanno creduto in quello che definisce “un traguardo importante per la comunità”. Di vittoria dell’intera comunità dopo anni di lotta per l’acqua pubblica parlano anche i consiglieri di Idea Menfi: Ferraro, La Placa, Clemente, Sanzone e Alcuri. Intanto, in tema di gestione del servizio idrico integrato, tornano i problemi economici per l’Azienda Idrica Comuni Agrigentini con i dipendenti che minacciano iniziative di protesta a causa del ritardo nel pagamento degli stipendi e oggi si sono riuniti in assemblea sindacale.