all'assemblea dei sindaci siciliani del Partito Democratico che si sono riuniti oggi nella sala “Mattarella” dell’Ars, per dire “no” alla proposta di riforma del servizio idrico avanzata dal governo Musumeci. Una assemblea convocata dal segretario regionale del Pd Anthony Barbagallo: “Sulla gestione del servizio idrico dobbiamo partire dal rafforzamento del sistema attuale che è il frutto di una lunga battaglia politica del 2015, fatta accanto alla cittadinanza attiva, al forum per l’acqua pubblica, tutti uniti dal principio dell’acqua pubblica passato anche dal referendum. La proposta del governo Musumeci era irricevibile prima e lo è ancora, anche dopo la riscrittura votata a maggioranza in commissione Ambiente e spedita adesso alla commissione Bilancio. L’obiettivo occulto di Musumeci è quello - continua Barbagallo – di favorire una gestione privata, come Sicilacque, controllata dal governo. Peraltro secondo noi ci sono anche diversi profili di illegittimità costituzionale: proseguiremo la nostra battaglia prima in commissione Bilancio e poi, se vorranno andare avanti a colpi di maggioranza, anche a Sala D’Ercole, interessando della questione pure il presidente dell’Ars a cui fin d’ora chiediamo un incontro per far presente che questa sarebbe l’ennesima norma spacciata per riforma che poi finirà per essere impugnata come tutte altre (presunte tali). Quello a Miccichè è l’ultimo appello – conclude - poi avvieremo una serie dì mobilitazioni, anche nelle piazze”. In sala “Mattarella” è intervenuto il presidente dell’Ars, secondo cui “questa è una iniziativa di legge che si deve concordare con i sindaci e non tra assessori. Accolgo - ha aggiunto - ovviamente la richiesta di incontrare i sindaci”. All’incontro hanno preso parte anche il capogruppo del PD all’Ars, Giuseppe Lupo, i deputati Dem Antonello Cracolici, Nello Dipasquale, Baldo Gucciardi e Michele Catanzaro, il deputato del M5S, Giampiero Trizzino, Margherita La Rocca Ruvolo, nella duplice veste di sindaco di Montevago e presidente della Commissione Sanità dell’Ars e Antonella Leto, responsabile del Forum per l’acqua pubblica.