Nelle scorse ore il governo della Regione ha "licenziato" i primi stanziamenti collegati con lo stato di crisi e di emergenza regionale, in attesa che Roma dia il via libera ai ben piu' corposi fondi previsti dall'attesa dichiarazione dello stato di emergenza nazionale. La Protezione civile è stata autorizzata ad utilizzare un milione di euro per coprire il 90% delle spese affrontate dai comuni per risolvere alcune situazioni particolarmente critiche. Tredici le amministrazioni destinatarie di contributi dislocate su 6 province. Tra queste c'è Trapani (per un finanziamento destinato in particolare al comune di Partanna) ma non c'è Agrigento. L'assessore Lo Cicero chiarisce che questa prima tranche era destinata ai comuni danneggiati dalle piogge torrenziali di ottobre. Stamattina l'amministrazione comunale di Sciacca aveva pianificato un vertice con gli enti sovraordinati (Protezione civile, Autorità di bacino e Genio civile). Incontro che non si è potuto tenere in presenza e che non si è tenuto neanche a distanza. Bisogna ancora attendere dunque ma alla fin fine per ricevere l'annunciato finanziamento da 120 mila euro per mettere in sicurezza due punti in particolare. Ma la situazione rimane grave. Oggi Francesca Valenti ha ricevuto dall'Azienda Idrica Comuni Consortili impegni specifici per ripristinare diversi dei tratti franati dopo l'alluvione dell'11 novembre. Interventi che non sono iniziati prima, stando a quanto si apprende, perché le condizioni meteo delle ultime settimane sono state decisamente incerte, e ci sarebbe stato il rischio che gli interventi non sarebbero stati risolutivi. Di punti critici, in una rete viaria che già era decisamente vetusta, se ne sono aggiunti altri. Ma la burocrazia non ha mai tempi precisi, mentre le alluvioni (purtroppo) sono sempre più puntuali.