Un documento contabile che, ancora una volta, viene approvato in netto ritardo rispetto ai tempi programmati. Cosa che fa dire che più che di un bilancio di previsione quello varato oggi (almeno per la parte riferita all'anno che sta per concludersi) è, se non formalmente di fatto, un bilancio consuntivo. Sul ritardo incidono incertezze finanziarie e slittamenti delle scadenze. Il tutto aggravato anche dalla pandemia. Il documento è stato definito dopo il varo degli atti propedeutici, tra i quali le aree pubbliche disponibili per investimenti industriali che hanno visto la rideterminazione del prezzo di cessione a 20 euro al metro quadrato. Sperando che qualche imprenditore finalmente ne approfitti. Quello approvato è il secondo bilancio di previsione che viene approvato da un comune che da un anno e mezzo è stato dichiarato "strutturalmente deficitario". La situazione dei conti comunali è problematica e non solo perché il comune di Sciacca ha residui attivi (ovverosia crediti) che ammontano a ben 21 milioni di euro (gran parte dei quali purtroppo di dubbia esigibilità), ma anche perché è chiamato a ripianare, nei prossimi 3 esercizi finanziari, un disavanzo di 2,3 milioni di euro, così come emerso nell'ambito dell'approvazione del rendiconto. Dopo l'approvazione in giunta il bilancio di previsione passa adesso all'esame del collegio dei revisori dei conti, dopodiché sarà il dottor Pietro Valenti, con i poteri sostitutivi del consiglio comunale, a firmare l'approvazione finale.