per la decisione delle rappresentanze dei lavoratori del settore "Servizi Ambientali" di proclamare lo sciopero per l'intera giornata. L'astensione dal lavoro è stata decisa da Cgil, Cisl, Uil e Fiadel, e riguarda 100 mila addetti del settore (divisi equamente tra pubblico e privato). I lavoratori chiedono il rinnovo di un contratto di lavoro che è scaduto ormai da due anni e mezzo. Già lo scorso 8 novembre c'era stato un altro sciopero che, tuttavia, non aveva prodotto alcun accordo. Da qui la decisione di un nuovo stato di agitazione. Lamentano, le organizzazioni sindacali, la negazione da parte delle associazioni datoriali delle necessarie garanzie nei confronti dei loro dipendenti. Cgil, Cisl, Uil e Fiadel si dicono pronti a sottoscrivere un nuovo accordo con chi vuole farsi carico dei bisogni dei lavoratori e delle comunità locali, evitando uno sciopero che, evidentemente - accusano le forze sociali - si vuole irresponsabilmente far consumare, facendo pagare un prezzo salato soprattutto alle grandi città nel periodo natalizio". Obiettivo dichiarato dei lavoratori dei servizi ambientali la tutela del proprio futuro, del settore e delle comunità locali nelle quali vivono. Per il rinnovo del contratto non faremo un passo indietro", concludono i rappresentanti sindacali. "Una giornata di agitazione - dice Enzo Iacono - che naturalmente riguarda anche i lavoratori del settore impegnati a Sciacca e nelle altre città siciliane". Una categoria che, al di là del problema fondamentale del rinnovo del contratto di lavoro, ha più volte ha manifestato il proprio malcontento per i tempi nei quali percepiscono lo stipendio mensile.