L'appello è di Stefano Scaduto, presidente del Centro Studi "De Gasperi", il quale invita il Comune di Sciacca a presentare domanda di partecipazione per la selezione di progetti di valorizzazione di beni confiscati alle mafie da finanziare nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, indetta, con Avviso pubblico, dall’Agenzia per la Coesione territoriale. È possibile presentare domanda entro il prossimo 24 gennaio. Un'occasione da non perdere, sottolinea Stefano Scaduto, che oggi ha inviato un'apposita pec sia al sindaco Francesca Valenti, sia ai dirigenti dei Settori Affari Generali e Sviluppo Economico.
Il presidente dell'Associazione evidenzia che l’avviso in questione prevede un finanziamento da duecentocinquantamilioni di euro complessivi da distribuire ai progetti di valorizzazione di beni confiscati alle mafie nei Comuni appartenenti alle otto Regioni del Sud, fra cui la Sicilia, e che ogni singolo progetto, se selezionato, può ottenere fino a duecentocinquantamila euro.
"Sappiamo - continua Stefano Scaduto - che il Comune di Sciacca ha acquisito al suo patrimonio ben 7 beni immobili confiscati alla mafia; recentemente tre di questi immobili sono stati oggetto di una procedura di assegnazione per finalità sociali; mentre non ci è noto lo stato di fatto e la condizione degli altri immobili acquisiti al patrimonio comunale". I progetti finanziabili dal bando in questione possono essere orientati, spiega Scaduto - ad esempio, per la creazione di strutture, residenze sociali o sanitarie, centri diurni, luoghi di incontro, sedi di associazioni di volontariato, oppure possono essere utilizzati per fini istituzionali.
Alla luce di questo importante avviso – conclude il presidente del Centro Studi "De Gasperi" - riteniamo che il Comune di Sciacca debba tempestivamente valutare se presentare domanda di partecipazione al bando, con tutti i relativi allegati. Qualora non ritenesse di farlo, viene chiesto – dunque - di chiarirne le ragioni.