su iniziativa del parlamentare Filippo Perconti. Lo annuncia oggi la la CNA Provinciale di Agrigento che da mesi denuncia il rischio fallimento delle imprese agrigentine, una ventina, che hanno fornito le proprie prestazioni a beneficio del servizio idrico integrato dal marzo del 2021, giorno del dichiarato fallimento di Girgenti Acque e Hydortecne, fino al 2 agosto, data in cui si è insediata Aica, l’Azienda Idrica Comuni Agrigentini che ora gestisce il servizio. Sulla vicenda il parlamentare del Movimento 5 Stelle ha presentato una interrogazione a risposta scritta alla Camera dei deputati. I destinatari sono il Ministero dell’Interno, il Ministero della Salute e il Ministero dello Sviluppo Economico. Per quasi 5 mesi, ricorda oggi la Cna, queste imprese hanno svolto attività essenziali, opere necessarie per le riparazioni delle condotte idriche e fognarie e degli impianti di depurazione in tutto il territorio agrigentino, su formale affidamento da parte della gestione commissariale prefettizia. Lavori effettuati, ma non pagati. Le 20 imprese agrigentine che la Cna rappresenta in questa vertenza con l’assistenza legale dell’avvocato Stefano Catuara sono creditrici di un ammontare complessivo di circa 1 milione di euro. Qualcuno, evidenziano i vertici della Confederazione, deve necessariamente farsi carico di questa situazione.Ci auguriamo, dichiarano il presidente di Cna Francesco Di Natale e il segretario provinciale Claudio Sposto, che quanti hanno responsabilità di governo, a vario livello, si adoperino tempestivamente per dare risposte concrete e positive a questi imprenditori che rischiano di finire seriamente nel baratro. Insomma, il fallimento di Girgenti Acque e di Hydortecne si porta dietro anche le imprese che hanno assicurato i lavori di manutenzione alle reti idriche e fognarie e che pur avendo erogato servizi di interesse pubblico, commissionati dalla gestione prefettizia, non sono state pagate. Confidiamo in un esito positivo della delicata questione che adesso sarà analizzata e approfondita, ciascuno per le proprie competenze, dai ministri Giorgetti, Lamorgese e Speranza, ai quali, nella interrogazione dell’Onorevole Perconti, viene chiesto – sottolineano Di Natale e Spoto - se il Governo è a conoscenza dei fatti, se intende assumere iniziative volte a garantire la reale trasparenza della gestione commissariale e se intende adottare provvedimenti che prevedano interventi economici straordinari a favore delle imprese creditrici di beni e servizi. La Cna si sta anche muovendo in ambito siciliano per chiedere un incontro urgente al governo regionale affinché si individuino adeguate ed efficaci soluzioni per salvaguardare la tenuta del tessuto produttivo e i livelli occupazionali ma anche per garantire un servizio fondamentale come quello dell’erogazione idrica nei Comuni dell’agrigentino.