al centro di un intervento in aula fatto dal senatore saccense pentastellato Rino Marinello, che ha evidenziato l'aggravamento della situazione dell'Area di emergenza del "Giovanni Paolo II" anche a seguito della chiusura del pronto soccorso di Ribera, decisione che vede lo stesso Marinello fortemente contrario. Marinello ha evidenziato quelle che considera le due soluzioni concrete che devono essere adottate. La prima: bandire i concorsi pubblici per coprire tutti i posti vacanti in organico; la seconda: garantire la presenza, in area di emergenza-urgenza, di almeno tre medici per turno con adeguato personale infermieristico ed ausiliario, assicurando così una adeguata assistenza anche al paziente che resta al pronto Soccorso in Osservazione Breve per il completamento dell'iter diagnostico, così da poterne determinare la sua dimissione o il ricovero. Giusto oggi l'Asp era tornata ad annunciare l'arrivo di 5 nuovi medici per le aree di emergenza degli ospedali agrigentini. Due quelli destinati al "Giovanni Paolo II", ma solo a partire dal prossimo mese di marzo. Altri due specializzandi sono stati destinati uno al “San Giovanni di Dio” di Agrigento e l'altro al “Barone Lombardo” di Canicattì, infine un altro professionista reclutato dal "Villa Sofia" di Palermo è al lavoro, sempre a Canicattì. L'Asp fa sapere che sono in dirittura d’arrivo anche le procedure concorsuali per la selezione dei direttori di struttura complessa di medicina e chirurgia di accettazione ed urgenza per gli ospedali di Agrigento, Licata, Sciacca e Canicattì. L’iter è pressoché definito e con l’inizio del nuovo anno i neo-primari implementeranno progressivamente le dotazioni d’organico dei reparti. “I pronto soccorso ospedalieri - afferma il commissario straordinario ASP, Mario Zappia - rappresentano il più importante front-line nell’accoglienza dei pazienti in regime d’urgenza cui destinare risorse umane e professionali numericamente adeguate. Le nuove immissioni in servizio rappresentano un importante passo lungo questa direzione ma non costituiscono un punto d’arrivo visto che l’Azienda sarà costantemente impegnata nel difficile compito di reclutare ulteriori unità lavorative”.