ieri sera dalla giunta regionale guidata da Rosario Crocetta.
Domani sarà esaminato dalla commissione salute dell'ARS e poi è atteso il decreto dell'assessore Baldo Gucciardi. Sarà necessario un nuovo invio della documentazione a Roma, ai Ministeri della Salute e dell'Economia,ma la conclusione dell'iter è già stata prevista per il 4 aprile.
Confermata la classificazione dell'ospedale riunito di Sciacca e Ribera come struttura “spoke”.
La nuova rete suddivide gli ospedali in strutture “Hub”, “Spoke”, presidi di base e ospedali in zone disagiate.
Le strutture altamente specializzate in Sicilia saranno sette e non otto come era inizialmente previsto. E' stato penalizzato il Villa Sofia- Cervello di Palermo. Sono ospedali “Hub” il Civico e Policlinico a Palermo; il Cannizzaro, Garibaldi e Policlinico a Catania; il Sant'Elia a Caltanissetta e il Policlinico a Messina.
Gli ospedali “Spoke” o Dea di primo livello sono invece aumentati da 18 a 22. Tra questi, appunto, l'ospedale riunito di Sciacca e Ribera e il San Giovanni di Dio in provincia di Agrigento, ma la stessa promozione ha avuto il Giglio di Cefalù che, come il Giovanni Paolo II, era inizialmente stato inserito tra gli ospedali di base, ossia quelli che manterranno soltanto le unità operative di pronto soccorso, medicina, chirurgia e ortopedia. E' il caso degli ospedali di Canicattì e Licata in provincia di Agrigento, ma anche dell'ospedale di Castelvetrano in provincia di Trapani.