alla chiesa di San Michele, su iniziativa del gruppo scout dello Sciacca 1. Sono stati i giovani del gruppo: Margherita, Adele e Gaetano, accompagnati dal capo clan Nino Mandracchia, a prelevare la fiammella dalla sede degli scout di Menfi dove era arrivata nei giorni scorsi. La luce della Pace ha poi fatto ingresso nella chiesa di Michele durante la novena concelebrata dal parroco Giuseppe Calandra e dal vice parroco Antonio Gucciardo. Una tradizione che si rinnova. Negli anni passati la Luce di Betlemme è stata portata in città dal gruppo Scout Sciacca 2 nella parrocchia di riferimento, quella di San Pietro. Quest’anno la fiammella rimarrà accesa per tutto il periodo delle festività natalizie nella parrocchia di San Michele. Arriva da lontano, dalla Chiesa della Natività di Betlemme, dove c'è una lampada ad olio che arde perennemente da moltissimi secoli ed è considerata simbolo universale di pace. La lampada è posizionata nel punto dove si presume sia stata la mangiatoia di Gesù appena nato. Questa lampada, alimentata dall'olio donato a turno da tutte le nazioni cristiane della terra, vuol significare che Cristo, luce delle genti, continua ad irradiare da Betlemme la sua parola di pace nel mondo intero. E, infatti, ogni anno nel mese di dicembre ne vengono accese altre e vengono diffuse su tutto il pianeta come simbolo di pace e fratellanza fra i popoli.
Una tradizione iniziata nel 1986 da alcuni scout austriaci e che si è diffusa in tutta Europa. Viene portata anche al Papa. Di anno in anno sono sempre più numerosi i gruppi scout in Italia che partecipano alla distribuzione della luce della Pace mettendo così in pratica uno dei punti cardine dello scoutismo, l’amore per il prossimo espresso nella buona pratica quotidiana.
L’arrivo della Luce di Betlemme rappresenta sempre un momento di grande gioia e speranza, così è stato anche ieri sera alla chiesa di San Michele a Sciacca.