formato dall'Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro dell'Arcidiocesi e da Cgil, Cisl e Uil. Era presente in rappresentanza dell’ATI e dell’Assemblea dei Sindaci il dottore Provvidenza. L’incontro fa seguito alla richiesta formulata al Prefetto per fare chiarezza sulle problematiche della Società Consortile AICA, delle difficoltà finanziarie, di distribuzione idrica, manutenzione, interventi di riparazione, letture ed altro evidenziato dal Cartello Sociale nella relazione di accompagnamento alla richiesta di incontro. Provvidenza ha rappresentato che, come ogni azienda appena nata, anche AICA soffre della difficoltà per la mancanza di liquidità; per tale ragione si era chiesto alla Regione l’anticipo, attraverso i comuni, di 10 milioni di euro che avrebbe consentito di avviare l’azienda senza andare sin da subito in sofferenza e avere la possibilità di effettuare interventi urgenti e indifferibili. Purtroppo, solo due comuni hanno ricevuto le suddette risorse e solo dieci hanno avuto approvato tale richiesta dai propri consigli comunali. Ci chiediamo, scrive il Cartello Sociale, quali siano le reali intenzioni di tutti gli altri sindaci che ad oggi non hanno provveduto a depositare una proposta di delibera in consiglio comunale e per tale ragione è stata sollecitata la Prefettura a convocare un tavolo alla loro presenza. Il Prefetto ha dichiarato che riunirà i rappresentanti dei Comuni al fine di spingere gli stessi a definire con la urgenza che la situazione merita, le delibere e la richiesta delle somme da girare a AICA, ponendola nelle condizioni di dare risposte ai cittadini della Provincia. I rappresentanti del Cartello Sociale, nell’esprimere grande preoccupazione per i ritardi nella definizione del finanziamento della Società Consortile, fanno sapere che, in caso di ulteriori ritardi, convocheranno una manifestazione pubblica nella quale evidenzieranno con chiarezza chi rema contro la gestione pubblica del Servizio Idrico Integrato.