Nella zona Rocca di Fiori l'acqua continua ad essere un miraggio. Un disservizio inaccettabile, un periodo di festività natalizie vissuto dai cittadini in preda alla disperazione. Residenti i quali non sanno più a che santo votarsi per ottenere un riscontro rispetto al disagio che subiscono e che viene più volte denunciato. E così continuano a protestare o a diffidare. L'ultimo a farlo è stato stamattina è stato un residente della via Donizetti, che si è rivolto ad Aica, al sindaco, all'Ati, alla prefettura e alla procura della Repubblica.
Denuncia così che i disagi in merito all'erogazione idrica sono iniziati più di 6 mesi fa, caratterizzandosi da turni totalmente mancanti o di appena pochi minuti, non certo sufficienti a garantire una fornitura soddisfacente. Residente di via Donizetti secondo il quale quanto accade dimostra che nella zona non risultano problemi strutturali alle condutture, perché se così fosse l'acqua non verrebbe erogata neanche per un solo minuto. D'altronde sono gli stessi operatori telefonici di Aica i quali, alle lamentele dei cittadini, rispondono che non risultano problemi tecnici o guasti alle condutture da quelle parti.
Il sottoscrittore della diffida ritiene che, evidentemente, bisognerebbe intervenire sul tempo di erogazione, che probabilmente - sempre secondo il cittadino - viene stabilito in maniera arbitraria, non coerente con il fabbisogno della popolazione. Tutto questo costringe i residenti a provvedere alternatamente all’approvvigionamento con autobotti. A seguito delle segnalazioni ai vari enti, effettuati anche dal rappresentante del quartiere “Rocca di Fiori”, si è passati alla totale assenza di erogazione dell’acqua. Il cittadino chiede di fare verifiche sul metodo di erogazione, considerando il tutto quanto meno bizzarro, cosa che lascia immaginare perfino una volontà specifica a penalizzare i residenti di quella zona.
Come per magia - dice il sottoscrittore della diffida - l'acqua viene regolarmente erogata in altre parti della città o perfino solo in qualche strada del medesimo quartiere e non nelle altre. Una condizione effettivamente inaccettabile per la quale il cittadino in questione ha diffidato l'Aica a riprendere con regolarità la fornitura del servizio e, evidentemente, ha chiesto gli organismi di controllo a pretendere chiarimenti ed eventuali interventi di ripristino della normalità.