di conseguenza, in crisi, con numerose arterie stradali dissestate e che meriterebbero maggiore manutenzione.
Per la Regione la colpa è del Libero Consorzio di Agrigento, ente in cui gli iter si bloccherebbero. A quanto pare, ci sono progetti per complessivi 15 milioni di euro per migliorare la percorribilità e i percorsi in dissesto, ma per alcuni di questi servirebbero degli aggiornamenti tecnici. I primi 6 progetti, per circa 5 milioni di euro, sono subito cantierabili e con le somme disponibili, ma, non è ben chiaro il motivo, si continua a perdere tempo. Gli altri 10 interventi, invece, per restanti 10 milioni di euro, hanno bisogno di alcune correzioni.
I sindaci di Ribera, Burgio, Bivona, Santo Stefano di Quisquina, Cianciana, San Biagio Platani, Alessandria della Rocca, Calamonaci, Cammarata e San Giovanni Gemini sono stati ricevuti dai dirigenti del dipartimento regionale alle Infrastrutture e Trasporti per cercare di sbloccare proprio questi fondi e poter avviare le procedure di appalto per opere che migliorerebbero le condizioni viaria di buona parte della provincia.
I primi progetti a partire dovrebbero essere quelli riguardanti le zone di Cammarata e Palma di Montechiaro. Gli altri dovranno aspettare. Particolarmente difficoltosi i tratti che collegano i vari Comuni sui Monti Sicani.
Sulla questione interviene pure la deputata nazionale del Pd Maria Iacono che ha incontrato i dirigenti dell'ufficio tecnico del Libero Consorzio di Agrigento: "Per quanto riguarda la SP37 Sciacca-Caltabellotta-San Carlo, la Protezione Civile ha destinato un milione e 900 mila euro e l'iter per l'inizio dei lavori è in dirittura d'arrivo, infatti nei prossimi giorni verrà indetta la gara ed i lavori saranno consegnati entro la fine dell'anno".